Esce dal lavoro e scompare

Esce dal lavoro e scompare Ragazza di 27 anni dice alle colleghe: «Vado a casa e torno» Esce dal lavoro e scompare L'intera azienda si mobilita per ricercarla Il fidanzato: «Siamo una coppia affiatata» Silvana? Scomparsa, come volatilizzata. La cercano i genitori, il fidanzato, i colleghi di lavoro. Ma di lei non ci sono tracce. E' sparita nel nulla martedì pomeriggio, durante la pausa pranzo. Ha detto alle sue compagne di lavoro: «Vado a casa, mangio un boccone e torno». Come ogni giorno. Invece no. Silvana Biagetti, 27 anni, centralinista alla «Orna» di Bivalta. Carina, capelli neri, lunghi sulle spalle. Occhi scuri, il sorriso dolce. Alta un metro e 65, fisico minuto. La polizia ha diramato la sua descrizione, ha distribuito la fotografia alle volanti in servizio. E ora tutti aspettano che succeda qualcosa. Antonio Biagetti, 58 anni, autista delle autolinee Giachino, ha denunciato ieri mattina al commissariato Mirafiori di via Olivero la scomparsa della figlia: «Siamo disperati, non riusciamo a capire cosa possa essere successo». Una fuga d'amore? Una disgrazia? Un rapimento? Marco Vai, 23 anni, da tre fidanzato di Silvana, esclude la prima ipotesi: «Siamo sempre andati d'accordo, non ricordo litigate. Siamo una coppia tranquilla, molto affiatata». Marco e Silvana vivono insieme nel piccolo appartamento sopra l'enoteca-bar «La cantinetta» di via Buenos Aires 73, che lui gestisce. Martedì mattina, come sempre, Silvana lo ha salutato, poi è scesa al bar per fare colazione. Un tè con la brioche, due parole con il cameriere. Poi è salita sulla sua auto, una Seat Ibiza bianca, ed è andata al lavoro. Partita alle 7,35, arrivata al cancello della Orna pochi minuti dopo le 8, in perfetto orario per prendere servizio alle 8,15. «La mattina è stata tranquilla - raccontano le colleghe - Silvana è uscita alle 12 per andare a casa». La ragazza e il fidanzato possiedono un cane. Whisky: il compito di farlo uscire all'ora di pranzo tocca a lei. Ma a casa non è mai arrivata. Marco l'ha aspettata per pranzare, ha pensato a un contrattempo. Poi si è inso- spettito. E si sono insospettiti anche i colleghi, che alle 14 non l'hanno vista ritornare in ufficio. «Silvana è una ragazza metodica, precisa in tutte le cose che fa - racconta una sua collega -. Prima di uscire mi ha chiesto se avevo bisogno di qualcosa, io le ho chiesto di comprarmi le sigarette». Ma lei non è tornata. Alla «Orna» tutti hanno pensato a un incidente d'auto, e hanno provato a telefonare agli ospedali. «Inutile - dice Stefano Temporin -. Ci hanno detto che non risultava niente». Le telefonate si sono incrociate per tutto il pomeriggio, tra la casa dei genitori di Sil¬ vana, in corso Sebastopoli 2, quella del fidanzato, amici, parenti. Alcuni colleghi hanno battuto la zona intorno alla fabbrica, e ripetuto più volte il percorso sempre lo stesso - che lei fa per tornare a casa: da Rivalta, passando davanti all'ospedale San Luigi, corso Orbassano, poi a destra per via Buenos Aires. Niente. Nessuna traccia della utilitaria bianca targata T041157N, con la marmitta bucata, «impossibile non sentirla arrivare, tanto è il rumore che fa». «Che l'abbiano rapita?», si chiedono. La famiglia di Silvana non è così ricca da giustificare un sequestro. E allora? Chi l'ha vista, quella ragazza carina vestita in giacca e pantaloni blu, maglietta bianca, cintura e borsa marrone? «Non dava mai passaggi a sconosciuti, viaggiava con le sicure alle portiere», spiega il padre. Di più non sa dire, e aspetta. Brunella Giovare I Siivana Biagetti convive con il fidanzato Marco Vai in via Buenos Aires sopra l'enoteca gestita dal ragazzo

Persone citate: Antonio Biagetti, Biagetti, Giachino, Marco Vai, Silvana Biagetti, Stefano Temporin

Luoghi citati: Rivalta