La trappola del medico

La trappola del medico «Cercasi collaboratrici» e le riceve mezzo nudo e ubriaco La trappola del medico Attirate con un 'inserzione sù «Business», fitte ragazze fuggono àga^Wì^atel Nello studio, sporcizia, escrementi di cani e ì muri coperti di scritte oscene L'illusione di aver trovato un lavoro è durata poco. Il tempo di attraversare l'atrio dell'elegante condominio di corso Massimo d'Azeglio 57, salire in ascensore e raggiungere l'attico. Appena varcata la soglia dello «studio» di Riccardo Costa, medico dentista, 39 anni, per le due ragazze che avevano risposto all'interessante inserzione dello specialista - «cercasi collaboratrici in indirizzo psichiatrico» - ogni speranza è sfumata. Cancellata dal terrore di rimanere prigioniere in quella casa. L'annuncio appare su «Business» di lunedì. A G.M., 35 anni, assistente infermiera in una comunità per malati psichici, e a S.S., studentessa di Psicologia, venticinquenne, sembra una buona occasione. Una telefonata, poi l'appuntamento: alle 15 di martedì per l'infermiera, alle 16 per la studentessa. Entrambe vengono ricevute da un'«assistente» che chiede di avere un po' di pazienza. «Il dottore non può essere disturbato». L'attesa consente alle ragazze di commentare la stranezza del posto. Sporcizia ovunque, spiacevoli tracce della presenza di un cane: non proprio l'ideale per uno studio medico. Alle 16,30 G.M. e S.S. decidono di andarsene. Ma una porta si spalanca. E' il dottor Costa, ubriaco, a petto nudo e pantaloni semisbottonati. Vederlo e aver l'impulso di scappare è tutt'uno. Eppure, il peggio non è ancora arrivato. L'«assistente» si oppone alla fuga: il colloquio non ha ancora avuto luogo. La dispera¬ zione, però, ha il sopravvento: uno spmtone alla donna e le ragazze raggiungono l'uscita. Le emozioni non sono finite. Nel bar dove si recano per telefonare alla polizia, G.M. sviene. Un agente in borghese la soccorre e chiama una volante. L'indirizzo è noto. I coinquilini hanno paura. Vedere periodicamente fanciulle fuggire a gambe levate è la norma. Quando le ragazze rientrano nell'alloggio scortate dai poliziotti, il loro sguardo abbraccia il salone: sparsi ovunque, in mezzo alla solita sporcizia, ci sono collari, catene e bastoni d'ogni dimensione. I muri sono coperti di scritte oscene. Poco dopo, il dottor Costa, regolarmente abilitato all'esercizio della professione medica (con un secondo studio in corso Bramante 91), viene querelato dalle sue mancate collaboratrici. I reati? Tutti quelli che possono essere derivati dalla sua insolita condotta. Ieri, comunque, l'odontoiatra con interessi psichiatrici continuava a concedere appuntamenti, [m. t. m.] ufo?***'***"*"' .1.^*Jm-op ESPERTI - '^ThbS Toim •««»"■" IS'i/438131* .„.rturi ioni Centro. lK£011«*W« 16/23 ««ni. LrHOSSO rie»'" t.9«»U,1,M L'inserzione del dottor Costa

Persone citate: Riccardo Costa