Platt all'esame di Cenerentola di Bruno Bernardi

Platt all'esame di Cenerentola OG©8 AMALMOE Gli inglesi sognano un grande avvio con la Danimarca, convocata in extremis Platt all'esame di Cenerentola 77 neojuventino: «Molte assenze, masi può vincere» malmoe DAL NOSTRO INVIATO Ripescata in extremis al posto della Jugoslavia, la Danimarca non si considera la Cenerentola, la vittima predestinata dell'Inghilterra e delle altre Nazionali del Gruppo A in questa fase finale del campionato d'Europa. «Siamo a corto di preparazione e poco concentrati, tuttavia la squadra c'è e chissà che non diventiamo la rivelazione del torneo», avverte Brian Laudrup che, dopo il rifiuto del fratello ex juventino, Michael, in rotta con il et Moeller Nielsen, è la stella della Danimarca a ventitré anni. Quando ne aveva diciassette, la Juventus cercò di bloccarlo con un precontratto ma lui non accettò perché si considerava troppo giovane. «Un giorno spero di venire in Italia: ho sentito parlare di un interessamento della Fiorentina», sorride Laudrup junior fissando il mare nel ritiro di Ystad, ad una sessantina di chilometri da Malmoe. E' un fantasista, un suggeritore. Nello stile e nel dribbling, so¬ miglia molto a Michael, ma è più potente. Ha detto sì alla Nazionale perché è ambizioso e vuole sfondare. Più che mettersi in vetrina per il presente, avendo un contratto sino al'94 con il Bayern, Laudrup vuole lucidare l'immagine per il futuro, riscattando una stagione disastrosa nella Bundesliga. E stasera l'Inghilterra farà bene a non snobbare troppo i vichinghi che, data la vicinanza tra Malmoe e Copenaghen, giocheranno praticamente in casa. Sono in arrivo circa diecimila danesi, il doppio degli inglesi e la polizia locale è allertata, soprattutto per la presenza degli hooligans che verranno tenuti a bada da mille e cento agenti. Intanto, da Liverpool, è giunto ieri sera Mark Wright. Il difensore, infortunato, ha accettato di sottoporsi alla visita fiscale dei medici dell'Uefa per consentire all'Inghilterra di convocare Tony Adams come ventesimo. Stasera, il libero sarà Carlton Palmer con Des Walker stopper. Il neosampdoriano non dovrà solo marcare ma partecipare più attivamente alla manovra come pretende il et Taylor. «Lo farò volentieri - dice Walker, che a Genova ha già trovato casa in riva al mare - anche se, per un decennio, il mio vecchio allenatore, Brian Clough, mi ha obbligato a restare in difesa. La Samp? Anche senza Vialli, è una grossa squadra, non ho certo paura di far la fine di Platt a Bari». Platt, in proposito, se la ride di gusto. Ieri ha tagliato la torta per i suoi 26 anni, ricevendo auguri anche da Torino. Rivela che la Juventus, non appena si era presentato a Bari, aveva subito tentato di prenotarlo per la stagione '92-93 ma che lui preferì rinviare di qualche mese la risposta. E fu nel gennaio scorso, dopo la partita al Delle Alpi con il Torino, che la stretta di mano ed i complimenti dell'Avvocato gli fecero capire che era fatta. «Sinora mi ha solo chiesto come sto», ammicca. E smentisce d'aver rifiutato un ingaggio superiore dal Napoli: «Tutte storie, la verità è che non ho resistito al fascino della Signora, che è forse la più famosa nel mondo». Sa che dovrà lasciare il «10» a Roberto Baggio: «Nessun problema, per noi inglesi il numero non conta, dall'I all'I 1 qualsiasi maglia va bene». Il suo trasferimento alla Juve l'ha posto al centro dell'attenzione. E' sotto pressione ma è sempre disponibile per le interviste, perfino ieri, giorno di silenzio-stampa per i giocatori inglesi. Se Waddle attacca Taylor dicendo che la «sua» Inghilterra ha fatto come i gamberi ed è tornata indietro di cinque anni, Platt è riconoscente al et che l'aveva scoperto nel Crewe Alex, in Serie C, portandolo all'Aston Villa e ora gli affida la leadership della Nazionale. Il neojuventino è ottimista e pensa solo al primo posto: «Waddle, Gascoigne, Barnes, Stevens e Wright sono perdite importanti per noi, ma siamo fra le migliori compagini: come la Juventus sono in crisi di astinenza, ho voglia di vincere qualcosa di importante, a cominciare dall'europeo». Parola di Platt. Bruno Bernardi Il difensore inglese Des Walker nella prossima stagione sarò lo stopper della Samp '«Non "fero la fine di Platt a Bari. Anche senza Vialli lotteremo per le prime posizioni»