Francia in affanno, la salva Papin
Francia in affanno, la salva Papin Gli Europei inaugurati ieri a Stoccolma con un pareggio fra i transalpini e la Svezia Francia in affanno, la salva Papin // milanista realizza nella ripresa l'unica palla-gol Gli scandinavi possono essere la sorpresa del torneo stoccolma DAL NOSTRO INVIATO Svezia e Francia inaugurano la fase finale del nono campionato d'Europa con un pareggio che, in pratica, lascia tutto, e tutti, al punto di partenza. Tanto per cambiare, Platini deve accendere un cero a Jean Pierre Papin. Sembra svogliato ed emarginato, il solista dalla caviglia scricchiolante. E invece, zac: due occasioni, un rigore procurato, e non decretato da Spirin, e un gol d'autore, il ventunesimo in nazionale. Partita vibrante, anche se arruffata e quasi mai spettacolare. Del resto, il calcio moderno è questo, lotta spietata per il possesso di ogni zolla. Equilibrio soffuso, intrecci satanici, risultato in balìa di un episodio e non di un modulo. Prendete il gol della Svezia: si va da un angolo evitabilissimo a una parabola vezzosa (di Limpar), da un attimo di stordimento (Casoni) a una imparabile capocciata (Jan Eriksson). La Francia riceve un po' di bollicine dal gas che, sulle fasce, sprigionano Angioma e Vahirua, attesi da Limpar e R. Nilsson. Ma Cantona - arretrato, alla Van Basten - ne azzeca poche e così Papin resta spesso isolato, alla mercé di J. Eriksson, P. Andersson e Bjorklund, il più esterno del trio. Come volevasi dimostrare, il li- bero arretrato (Blanc) e il doppio stopper (Boli su Brolin, gran duello, e Casoni su K. Andersson) costringono la squadra di Platini a ballare nel settore nevralgico del campo, laddove Deschamps e Sauzée soffrono l'ardimentoso ronzare di Thern e Schwarz. Più agguerrita sul piano fisico, la Svezia bada al sodo. I rilanci dalle retrovie trovano nella stazza di Kennet Andersson sponde generose e stimolanti, alla Skuhravy. Anche i blu ricorrono alle traiettorie paraboliche, ma gli strumenti non sono accordati. Brividi? Poca ro¬ ba: un guizzo di Papin sotto porta, un'incornata sbilenca di Boli, una punizione di Schwarz, bloccata da Martini in bello stile, e una zampata di Ingesson, sventata in corner. Per la cronaca, al 35' Jan Eriksson fa volare Papin in area: rigore solare, ma in tribuna ci sono il re di Svezia e il presidente dell'Uefa, svedese pure lui, e così il misericordioso Spirin si astiene. Piuttosto, segnaliamo un paio di striscioni decisamente singolari: Matarrese cucù li guardi alla tivù (gli Europei) e Firenze presente (?). Alla ripresa, Platini richiama Vahirua, uno dei più intraprendenti, e propone Perez a ridosso di Cantona e Papin. La mossa che lì per lì sembra quanto meno temeraria, diventa provvidenziale. E questo perché proprio dal piede del «nano» scaturisce l'azione che riporta in quota la Francia: Papin ne doma l'assist filtrante e, nel vuoto di una difesa slabbrata, folgora Ra velli. Platini non rinuncia a nulla: fuori Angioma e dentro Fernandez, al 66'. Il gioco della Francia è, adesso, più assortito dopo che, per un tempo, era vissuto sulle volate di Angioma e Vahirua. Ma occhio al contropiede svedese: Martini, bravissimo, rintuzza un colpo di testa di Ingesson, sollecitato da un cross di Schwarz. Su un fronte e sull'altro, comunque, precedenza all'opera di contenimento: spesso laboriosa, mai drammatica. Dahlin avvicenda Kennet Andersson, ormai alla frutta, e Boli, che lo «eredita», lo spreme sino all'ultima goccia. Si procede al piccolo trotto verso un epilogo che, a ben vedere, costituisce - per entrambe le squadre il male minore. Svezia più essenziale e tonica nel primo tempo. Francia più ficcante nel secondo. Nel segno di un esasperato pragmatismo, come poteva finire, se non uno a uno? Roberto Beccantini SVEZIA m FRANCIA T. RAVELLI 6 H MARTINI 7 R. NILSSON 6 ANGLOMA 6,5 BJORKLUND 6,5 [66' FERNANDEZ] 6 INGESSON 6 AMOROS 6 J. ERIKSSON 7 BOLI 6,5 P. ANDERSSON 6 BLANC 6 LIMPAR 6 CASONI 5 THERN 6 DESCHAMPS 6 K. ANDERSSON 6,5 SAUZEE 6 |73'DAHLIN] sv PAPIN 7 SCHWARZ 6 CANTONA 5 BROLIN 6 VAHIRUA 6 [46' PEREZ] 6.5 All.: SVENSSON 6 All.: PLATINI 6 ArbHro: SPIRIN (CSI) 6 1 Reti: 25' J. Eriksson, 59' Papin. Ammoniti: 36' Angioma, 39' Schwarz, 53' Cantona, 87' Thern. Spettatori: 29.760. Papin abbracciato dai compagni dopo il gol che al 59' ha pareggiato la bella rete di Eriksson (25')
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