L'aviazione bombarda Sarajevo

L'aviazione bombarda Sarajevo Cortei a Belgrado L'aviazione bombarda Sarajevo ZAGABRIA NOSTRO SERVIZIO I cacciabombardieri di Belgrado hanno colpito ieri Sarajevo, sganciando sulle postazioni dei territoriali bosniaci le bombe a frammentazione vietate dalle convenzioni internazionali. Poco prima di mezzogiorno sono stati bombardati il monte Zuc e il quartiere di Sokolj, mentre l'artiglieria pesante e i lanciarazzi multipli hanno continuato a infierire sulla città oramai devastata dalle fiamme. Più di 30 morti e 450 feriti sono il tragico bilancio di quest'ultimo attacco delle truppe serbo-federali. All'inferno della guerra, ieri, si è aggiunto il blocco totale di tutte le linee telefoniche e telegrafiche con il resto del mondo. Secondo la radio bosmaca, im ex impiegato serbo delle poste avrebbe danneggiato tutto il sistema delle telecomunicazioni. Un gruppo di osservatori dell'Onu è arrivato ieri a Sarajevo per valutare la possibilità di riattivare l'aeroporto e consentire così l'arrivo di aiuti umanitari. La città, infatti, è senz'acqua e senza elettricità. Nei loro rifugi angusti, stremati dalla fame, gli abitanti di Sarajevo hanno le ore contate. La radio locale lancia nuovi disperati appelli per un aiuto militare straniero. «La Bosnia non si arrenderà», ha dichiarato in un'intervista al giornale spagnolo «El Mundo» il presidente bosniaco Alija Izetbegovic. «Siamo pronti a combattere, ma la comunità internazionale ha l'obbligo morale di aiutarci». Il leader bosniaco accusa inoltre il presidente serbo Milosevie di essere l'unico mandante di tutte le azioni belliche in Bosnia. «I cannoni che stanno bombardando Sarajevo appartengono unicamente all'Armata jugoslava». _. Intanto, a Belgrado continua-' no le manifestazioni contro il regime di Milosevio. Alcune migliaia di studenti dell'università hanno chiesto ieri le dimissioni del Presidente serbo ritenuto colpevole per le sanzioni delle Nazioni Unite e l'isolamento internazionale della Repubblica. Ma i fedeli di Milosevic, in particolare i membri del suo partito socialista, accusano l'opposizione di tradimento. «Il popolo serbo unito respingerà tutte le pressioni esterne». Ingrid Badurina

Persone citate: Alija Izetbegovic, Ingrid Badurina, Milosevic, Mundo

Luoghi citati: Belgrado, Sarajevo, Zagabria