Craxi: «Me o il pds E ora scelga la dc»

Craxi: «Me o il pds E ora scelga la dc» Buio sul governo, slitta ancora l'incarico Craxi: «Me o il pds E ora scelga la dc» ROMA. Oscar Luigi Scalfaro ha finito ieri di ascoltare tutti i partiti senza trarne alcun profitto. Le consultazioni del Presidente si sono arenate contro il muro dei veti incrociati. Portoni ha lasciato capire che di un'apertura al pds si potrebbe anche parlare. Craxi ha pesto l'aut-aut: «O la Quercia o me. La de si decida». Lo stesso Occhetto sembra non fidarsi: «Non possiamo accettare un allargamento del quadripartito ha detto a Scalfaro -. Ci vuole un governo di svolta morale». Le consultazioni riprendono domani. Le ipotesi per Palazzo Chigi sono molte. Una parte della de, guidata da Sbardella, è ora scettica su Craxi. Qualcuno parla di Spadolini, altri di un monocolore de «a termine», per fare la Finanziaria e la riforma elettorale. I socialisti lanciano addirittura Bossi («E non è uno scherzo», assicura Andò). Il leader lumbard si prende sul serio: «Noi siamo al centro delle diatribe fra l'ala destra e l'ala sinistra del regime - ha detto -. Una nostra guida del governo è giustificata». Alberto Rapltards A PAGINA 3 Bettino Craxi

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