CASA DI VETRO

CASA DI VETRO FREGOLI CASA DI VETRO Scaglionejr. imitaKundera IL regista racconta... Andrea Scaglione parla del suo spettacolo «La casa di vetro», che va in scena al Teatro Fregoli dal 5 al 9 giugno (alle 21,15), con Andrea Zalone, Monica Bonetto e Renato Forno. La vicenda si rifa a uno dei «Racconti ridicoli» di Milan Kundera, «Falso autostop». «Non si può neppure dire che sia liberamente ispirato a Kundera, chi ha letto il racconto - spiega il giovane Scaglione - può anche non riconoscerlo. Certo è suo parente...». Un cugino? «Sì. C'è anche qui l'idea del gioco tra fidanzati, della finzione, anche se i ruoli nello spettacolo sono invertiti. Lui ha vent'armi, lei è sulla trentina». Perché queste età? «Perché io ho vent'anni - sorride Andrea - e ho conosciuto donne di trenta. Sarebbe stato difficile per me descrivere un uomo di dieci anni più vecchio. A parte gli scherzi, nello spettacolo c'è sullo sfondo il complessò di un ragazzo nei confronti di quelli che lui vede come uomini con la "U" maiuscola. Li presume superiori e crede che la donna abbia bisogno di qualcuno come loro. In realtà il rapporto funziona proprio perché lui è più giovane. E' bello proprio per questo motivo. Quando lui si finge un uomo arrivato e lei sta al gioco, incominciano i problemi». Nulla di autobiografico, però, si schermisce il regista. «E non penso che la situazione riguardi più che tanto i nostri tempi: sono cose normalissime, di sempre. Siamo noi che le viviamo male perché pensiamo che siano al di fuori della normalità», [cr. e]

Persone citate: Andrea Scaglione, Andrea Zalone, Fregoli, Kundera, Milan Kundera, Monica Bonetto, Renato Forno