Scoprì il segreto dell'ammoniaca di Gianfranco Quaglia

Scoprì il segreto dell'ammoniaca UN PIONIERE DELLA CHIMICA Scoprì il segreto dell'ammoniaca Ricordo di Fauser a un secolo dalla nascita OGGI verrebbe definito un self-made-man, un uomo che si è fatto da sé. Ma Giacomo Fauser, di cui Novara sta celebrando il centenario della nascita per iniziativa dell'Associazione industriali, è stato qualcosa di più: un pioniere della chimica. Le quattro lauree «honoris causa» testimoniano il peso delle sue ricerche. A lui si deve innanzitutto la scoperta della sintesi dell'ammoniaca, alla quale arrivò con pervicacia superando molti ostacoli. Del resto la ricerca era la sua vita, come dice il professor Umberto Colombo, presidente dell'Enea: «Ho un ricordo personale di Fauser_ e_risale„al_^5 l.f_.quandol'ingegnere era già un mito fra gli studenti universitari. Uno scienziato eccezionale, con il culto del lavoro quotidiano, che concedeva ben poco spazio ai viaggi e alle vacanze». Figlio di uno svizzero titolare di una fonderia a Novara, Giacomo Fauser cominciò le ricerche quand'era ancora ragazzo, sui banchi di scuola. Di giorno studiava e di notte si dedicava agli esperimenti nell'officina paterna. Era pervaso dalla voglia di realizzare qualcosa che aiutasse e facesse risparmiare l'azienda. Fu attratto subito dalla saldatura ossiacetilenica per la quale era indispensabile avere riserve d'ossigeno, costosissime perché provenienti da lontane fabbriche. Per ovviare a questo inconveniente nel -1913-inventòTe «celle elettrolitiche Fauser», in grado di produrre circa 20 metri cubi al giorno. Era il primo passo verso una serie di realizzazioni la più importante delle quali fu la sintesi dell'ammoniaca. Fauser sapeva che durante la prima guerra mondiale una delle più grandi industrie tedesche, la Basf, faceva fronte al fabbisogno di azoto non solo per gli esplosivi ma anche per l'agricoltura. In altre parole produceva ammoniaca attraverso una miscela costituita da un volume d'azoto e da tre volumi di idrogeno. Da questa ammoniaca si otteneva poi l'azoto nitrico per gli esplosivi e i fertilizzanti azotati per l'agricoltura. Subito dopo la Grande Guerra sperimentatori di tutto il mondo cercarono di imitare gli-impianti della-Basf> ma senza successo. Fauser, alla ricerca di una razionale utilizzazione dell'idrogeno ottenibile dalle celle elettrolitiche, puntava alla sintesi dell'ammoniaca ma avrebbe avuto bisogno di una collaborazione ad alta tecnologia. Si rivolse pertanto alla Basf, ma ottenne un grande rifiuto: l'industria tedesca voleva essere l'unica depositaria per invadere i mercati europei. E' a questo pùnto che emerge Giacomo Fauser. Il giovane decide di fare tutto da sé, contando semplicemente sull'aiuto finanziario della famiglia e su quello tecnico dell'officina paterna. Lavorando anche di notte, comincia subito a studiare il metodo più semplice per produrre l'azoto necessario, orientandosi verso l'eliminazione bell'ossigeno-contenuto nell'aria mediante l'idrogeno. Fauser costruisce perciò un bruciatore, necessario ad ottenere una miscela di tre volumi d'idrogeno e di uno d'azoto ad alta purezza, necessaria alla sintesi dell'ammoniaca. L'inventore arriva al traguardo servendosi di mezzi rudimentali: trova fra i rottami dell'officina un obice di 350 millimetri, residuato di guerra, e vi ricava una torretta sperimentale resistente alla pressione di 200 atmosfere. Alla fine, siamo nel 1921, Fauser riesce a raggiungere un contenuto del 5 per cento di ammo- niaca al passaggio della miscela idrogeno-azoto sul catalizzatore con una produzione di circa 100 grammi ogni ora. E' fatta. Mancano soltanto i capitali per la realizzazione del progetto su scala industriale. L'ingegner Guido Donegani, presidente della Montecatini, viene a conoscenza dei risultati raggiunti da quel giovane di Novara, non ancora trentenne, e si fa avanti. Fra i due ha inizio una collaborazione preziosa per la produzione industriale dell'ammoniaca sintetica, con stabilimento a Novara. Poco dopo sarà ancora Fauser, primo nel mondo, a realizzare il recupero diretto del calore di formazione dell'ammoniaca nella colonna di sintesi. Gianfranco Quaglia Giacomo Fauser, un pioniere della chimica nato un secolo fa. A lui si deve la scoperta del processo per produrre ammoniaca sintetica

Luoghi citati: Montecatini, Novara