I premi CAMPIELLO AL VIA STREGA I FINALISTI di M. S.

CAMPIELLO AL VIA STREGA I FINALISTI I premi CAMPIELLO AL VIA STREGA I FINALISTI PREMIOPOLI ferve: giovedì è stata prescelta la cinquina dello Strega, oggi' si aspetta quella del Campiello. Il premio veneziano sta vivendo proprio in queste ore i suoi momenti di grande tensione. In giornata viene proclamata a Castelfranco Veneto, dalla giuria dei quattordici, di cui quest'anno è presidente il governatore della Banca d'Italia, Carlo Azeglio Ciampi, la rosa dei cinque finalisti. Il sistema di votazione è cambiato e questo fa stare con il fiato sospeso i partecipanti: una modifica al regolamento ha eliminato la preselezione che sceglieva quindici finalisti. Ora vengono designati subito i primi cinque, e poi, come al solito, a settembre sottoposti al vaglio della giuria «popolare» dei trecento lettori. • Quest'anno le indiscrezioni sugli esiti del premio fanno capire che stanno avendo luogo grandi battaglie. Pare che le preferenze dei giurati convergano in larga misura sul nome di Sergio Maldini con La casa a Nord-Est (Marsilio). Ma sulla sua strada Maialini è destinato a incontrare un «pezzo da novanta» come Luigi Malerba con Le pietre volanti (Rizzoli). E c'è anche Carta blu di Enzo Siciliano (Mondadori) a scompaginare ì pronostici. E a fare la parte del leone, potrebbe anche essere, come negli anni passati, ancora una volta una donna: Marta Morazzoni con Casa materna (Longanesi). Ci sono poi ancora tanti altri autori con tutte le carte in regola per aspirare a salire sul podio nell'aurea cornice di Palazzo Ducale: Luca Doninelli, Enrico. Morovich, Giorgio Calcagnò, Giuseppe Bonura, Sebastiano Vassalli, Domenico Campana. I primi quattro finalisti del premio creato da Goffredo e Maria Bellonci si sono piazzati a distanza di pochi voti: Marcello Venturoli con Io, Saffo (Newton Compton), Salvatore Mannuzzu con La figlia perduta (Einaudi), Vittoria Ronchey con 1944 (Rizzoli) e Vincenzo Consolo con Nottetempo, casa per casa (Mondadori). Quinta Carla Cerati con La perdita di Diego (Frassinelli). Giunti a 250 voti scrutinati, Consolo sembrava in testa a tutti gli altri candidati e le previsioni sul suo indiscusso successo tutte azzeccate: «Siamo al sorpasso», ha detto con entusiasmo lo scrittore Manlio Cancogni che presiedeva la votazione. Invece la cronaca di una strepitosa vittoria annunciata da mesi non c'è stata e sono state parecchie le facce tirate tra i funzionari Mondadori. Fatta la rosa già si pensa al dopo, quando a far spostare l'ago della bilancia saranno i trasferimenti dei «pacchetti» di voti da un editore all'altro. Mondadori potrà così contare sulla «solidarietà» della Einaudi che appartiene allo stesso gruppo editoriale; lo stesso vale per la Rizzoli che ingloberà i voti della Bompiani. Sulla scena del premio è stata comunque inattesa l'irruzione della Newton Compton con Venturoli. La casa editrice romana ha potuto contare su una consistente base di manovra elettorale che da anni la sostiene. Un successo questo che non entusiasma la gran massa degli «amici della domenica». Anche il Premio Viareggio sta arrivando alle ultime battute e verrà assegnato il 20 giugno. Tra i candidati in «odore di vittoria» per la narrativa si fanno i nomi di Giulio Angioni {Un'ignota compagnia, Feltrinelli), Raffaele Nigro [Ombre sull'Ofanto, Camunia), Luigi Malerba (Lepietre volanti, Rizzoli) e Sebastiano Vassalli (Marco e Mattio, Einaudi). Per la saggistica quelli di Giancarlo Rdscioni (Sulle tracce dell'esploratore turco, Rizzoli), Mario Lavagetto (La cicatrice di Montaigne, Einaudi), Alvise Zor zi (Canal Grande, Rizzoli); e per la poesia quelli di Dario Bellezza, Giuseppe Conte e Edoardo San guineti. [m. s.]

Luoghi citati: Castelfranco Veneto, Nord-est, Viareggio