«Salviamo i bambini prima delle piante»

«Salviamo i bambini prima delle piante» Il messaggio di Olivero (Sermig) invitato a Rio «Salviamo i bambini prima delle piante» Ernesto Olivero, il fondatore e animatore del Sermig, sarà a Rio de Janeiro sette giorni per partecipare alla convenzione ecologica sul futuro della Terra. E' stato invitato dal presidente della conferenza episcopale del Brasile, Dom Luciano Mandez de Almeida. A Rio Olivero andrà con un compito preciso. Dice: «Porterò la voce dei più deboli, dei milioni di bambini che vivono in strada, muoiono di fame, soffrono». Il suo slogan è una provocazione: «In Brasile salviamo prima i bambini e poi le piante». E precisa: «Ai tanti ragazzini che muoiono ogni minuto di fame e di stenti a che serve un ambiente più protetto e più pulito?». Ma, aggiunge Olivero, questa non è una posizione di scarsa sensibilità nei confronti dei problemi ambientali, ma una posizione che parte dalla constatazione che il Sud è sempre più povero. Dice: «Non possiamo barattare le esigenze di un Nord ricco che ha la necessità di essere ecologicamente sicuro con la nececcità primaria che ha il Sud di svilupparsi». E spiega: «Occorre produrre ricchezze da condividere tra Nord e Sud. Il Sud ha bisogno di svilupparsi altrimenti milioni di persone saranno destinate e una vita più corta e peggiore rispetto a chi è nato nel Nord». Ricorda che l'obiettivo è quello di salvaguardare la dignità umana di ogni persona e trova «ingiusto» lasciare il potere di decisione a poche nazioni. «Tutti i popoli dice - hanno il diritto di decidere». Il Sermig ha aperto a Rie de Janeiro due case per accogliere bambini malati di Aids. «Le sole due che esistono in tutto il Paese». Aggiunge: «Nel Nordeste abbiamo costruito un intero villaggio per ospitare 150 ragazzini e ogni giorno migliaia di piccoli sopravvivono solo grazie alla nostra cooperativa internazionale per sviluppo.

Persone citate: Dom Luciano Mandez, Ernesto Olivero, Olivero

Luoghi citati: Brasile, Rio, Rio De Janeiro, Rio Olivero