Trentin: Abete rispetti i patti

Trentin: Abete rispetti i patti Il leader della Cgil: trattativa subito, ma i lavoratori vanno rassicurati Trentin: Abete rispetti i patti «Prima di tutto c'è la soluzione transitoria» ROMA. Ancora reazioni alle proposte di Mortillaro e Abete sulla scala mobile. Gino Giugni ha giudicato ieri più realistica la proposta dell'ex consigliere delegato di Federmeccanica ed attuale presidente dell'Agens. Bruno Trentin, segretario nazionale della Cgil, ha richiamato ancora la Confìndustria e il suo presidente Luigi Abete al rispetto dei patti. Trentin, intervistato dal quotidiano socialista Avanti!, sostiene che la definizione della soluzione transitoria per il '92 e il '93 è «questione prioritaria» del confronto con la Confìndustria per ripristinare i diritti contrattuali violati. La Cgil vuole riprendere «al più presto» il confronto, ma «solo se si ristabilisce una situazione di tranquillità per i la- voratori che hanno diritto a vedere rispettati i contratti di lavoro, potremo affrontare le questioni più rilevanti come la riforma contrattuale e la politica dei redditi». Il leader della Cgil ironizza sul fatto che il presidente della Confìndustria, Abete, affermi che il problema del '92 non esiste: «E' singolare che, di fronte all'oste che insegue il cliente chiedendogli semplicemente di pagare ciò che gli è dovuto, questi gli risponda come risponde Abete: i tempi sono cambiati». La Confìndustria al tavolo negoziale - nota Trentin - ha dato la disponibilità a discutere la questione, «dopodiché ha ripetuto il gioco del 10 dicembre '91». Gli impegni presi con i contratti, vanno rispettati «altrimenti non vale la pena di negoziarli», conclude Trentin che imputa le differenti valutazioni al documento della Confìndustria date da Cgil, Cisl e Uil in parte «al carattere di ciascuno» e in parte «all'esperienza più o meno lunga di contrattazione». [r. e. s.] Bruno Trentin, segretario generale della Cgil

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