Assassinato al Cairo il Rushdie egiziano di Foto Epa

Assassinato al Cairo il Rushdie egiziano MEDIO ORIENTE Fouda, nemico giurato degli integralisti Assassinato al Cairo il Rushdie egiziano IL CAIRO NOSTRO SERVIZIO Farag Fouda, quarantasette anni, deciso sostenitore di uno Stato laico in Egitto e avversario di primo piano degli integralisti islamici, è stato assassinato l'altro ieri. L'attentato ha avuto luogo, secondo alcuni testimoni, mentre Fouda stava uscendo dal suo ufficio, nel quartiere residenziale di Heliopolis. Un giovane, armato di un mitra, ha sparato diverse raffiche, prima di dileguarsi a bordo di una moto, pilotata da un complice. Con lo scrittore c'er.i i il figlio quindicenne, Ahmud, e un amico: sono rimasti leggermente feriti. Uno dei killer è stato catturato. Secondo i primi accertamenti si tratta di un giovane di ventuno anni, Abdel-Shafi Ahmed, che ha ammesso di essere il responsabile del «Gruppo di fuoco» Jihad del quartiere di Zaziya el-Hamraa, lo stesso commando che, nel 1981, assassinò il presidente Anwar Sadat. Il quartiere di Zaziya elHamraa, infatti, è uno dei feudi degli integralisti: qui, nel giugno 1981, una serie di scontri con un gruppo di copti provocò una ventina di morti. Il secondo aggressore è riuscito a dileguarsi con l'arma del delitto, ma è già stato identificato dalla polizia che gli sta dando la caccia. L'assassinio di colui che alcuni suoi avversari definivano "«il Salman Kushdie egizialTòF avviene a due giorni dalla festa musulmana dell'Adha - che commemora il sacrificio di Abramo - e settantadue ore dopo l'arresto di una cinquantina di «Fratelli musulmani», accusati, tra l'altro, di diffondere volantini che attaccano violentemente alcuni personaggi pubblici egiziani, oltre che i copti (che in Egitto sono tra i cinque e i sei milioni, su una popolazione di cinquantotto milioni di abitanti). Farag Fouda aveva fatto parlare di sé per la prima volta nel 1984, in seguito alle sue improvvise dimissioni dal partito liberale «Neo-Wafd», in segno di protesta contro l'alleanza di questo movimento - tradizionalmente laico - con la confraternita dei Fratelli musulmani. Da allora, Fouda, agronomo di mestiere, si consacrò alla lotta contro gli integralisti dei «Gamaat Islamiya» (i Gruppi islamici), che lui aveva ribattezzato con il nome di «Gamaat Zalamiya» (Gruppi dell'oscurità): li considerava come la minaccia maggiore a un Egitto moderno e laico. Ha pubblicato nove saggi (una delle sue opere si intitola «Il Terrorismo») e centinaia di articoli, denunciando i diversi aspetti del «pericolo islamico», che - secondo lui - metteva a rischio l'esistenza stessa del Paese. Spesso duramente attaccato dalla stampa islamica, lo scrittore aveva già ricevuto numerose minacce di morte. Da anni tentava di dare vita a un partito laico. 'Alexandre Buccianir " Copyright «Le Monde» e per l'Italia «La Stampa» Farag Fouda in una recente foto di fronte a! suo ufficio al Cairo [FOTO EPA]

Persone citate: Anwar Sadat, Farag Fouda, Fouda, Rushdie

Luoghi citati: Cairo, Egitto, Il Cairo, Italia, Medio