Lavezzari: stop agli appalti faraonici di Massimo Teodori

Teodori: «Italstat e Italstrade potentissime lobby inquinatrici» LETTERA AL DIRETTORE Teodori: «Italstat e Italstrade potentissime lobby inquinatrici» CARO direttore, le manette al primo manager delle Partecipazioni statali, Alberto Zamorani, non mi hanno meravigliato. La corruzione e l'intreccio politica-affari nel settore pubblico ha precedenti ben più gravi. E' ormai caduta nell'oblio la vicenda dei fondi neri Iri. Nell'ottobre 1984 veniva contestato il reato di appropriazione indebita pluriaggravata ad Alberto Boyer e Giuseppe Petrilli, venivano spiccati mandati di cattura per Sergio de Amicis e Fausto Calabria, e più tardi anche nei confronti di Ettore Bernabei. Erano stati sottratti- dalle casse dell'Iri e delle sue consociate Italscai, Italstrade ed Italstat, 243 miliardi la cui destinazione, in massima parte, non si è mai conosciuta. Da deputato intrapresi una lunga battaglia per far luce su quello scandalo senza pari proponendo l'istituzione di una commissione d'inchiesta parlamentare. Dopo due anni di scontri durissimi nel gennaio 1987 si riuscì a far approvare l'inchiesta parlamentare, cosa che probabilmente contribuì allo scioglimento delle Camere. Nella successiva legislatura ancora per un anno si tentò di far passare l'inchiesta, ma essa incontrò un'accanita resi¬ stenza ed infine venne definitivamente affossata nel marzo 1988. Durante tutta la vicenda potei toccare con mano come Tiri e le sue consociate, ed in special modo l'Italstat e l'Italstrade, costituissero una potentissima lobby inquinatrice. In particolare la presenza a Montecitorio delle pubbliche relazioni dell'Italstat fu straordinariamente aggressiva; l'uomo che aveva il compito di avvicinare e convincere i deputati a «comportarsi bene» nelle diverse votazioni sui fondi neri Iri era proprio quello Zamorani finito ora in manette. Io stesso fui da lui avvicinato e mi si chiese quale vantaggio potessi mai trarre nel mettere tanto accanimento contro i fondi neri Iri. Un giorno, in un momento determinante per le votazioni nell'aprile del 1988, osservando che lo Zamorani in Transatlantico avvicinava i deputati che entravano in aula e tallonava insistentemente i giornalisti che si occupavano del caso, denunciai apertamente l'episodio nell'aula di Montecitorio sicché si provvide ad allontanare l'uomo dell'Italstat dai luoghi non consoni in cui si può ben immaginare che non svolgesse attività del tutto commendevoli. Massimo Teodori

Persone citate: Alberto Boyer, Alberto Zamorani, Ettore Bernabei, Fausto Calabria, Giuseppe Petrilli, Teodori, Zamorani