Verdiglione «rinasce» in Russia

Verdiglione «rinasce» in Russia Fra i relatori Edgar Morin e Bernard-Henry Levy, anche 40 italiani nella sua «corte» Verdiglione «rinasce» in Russia Convegno a San Pietroburgo con un esercito di vip MILANO. Morta l'Urrs, rinasce colà Armando Verdiglione, dottore in cifrematica. Ieri è volato nella ex Leningrado per presiedere un mega convegno internazionale (dal 12 al 14 giugno) dedicato al Secondo Rinascimento, avvento atteso dallo psicoanalista con pazienza decennale. Come ai bei tempi, folla di relatori, contati in numero di 142, con escursione prepagata, pronti a convergere dalla vecchia Europa. Comitiva di francesi, in testa Edgar Morin, il filosofo Bernard-Henri Levy, il direttore di «Le Nouvel Observateur» Jean Daniel. Truppa di neo e vetero dissidenti, compreso il sindaco Anatohj Sobciak. Manipolo di registi: Nikita Mikhalkov, Fernando Arrabal, Krzysztof Zanussi. E moltitudine di italiani. Quaranta. Giornalisti, scrittori, accademici: da Alberto Bevilacqua, al poeta Milo De Angelis, dal filosofo Carlo Sini al giornalista Livio Caputo, fino a Cristina De Angeli Frua, signora Verdiglione dal dicembre 1990, nozze of¬ ficiate dall'allora sindaco Pillitteri, con gran scandalo (per via dello sposo, non ancora per il sindaco). Sposo che in quel dicembre '90 era appena uscito dal carcere dopo una condanna a 4 anni e 2 mesi, dichiarato colpevole di truffa, estorsione, circonvenzione di incapace, esercizio abusivo della professióne medica. «Sono stato il capro espiatorio della cultura stalinista. Ho abitato il carcere. Non ho accettato di essere vittima». Da laggiù, di umore eccellente, Verdiglione, 47 anni, spiega che il convegno «Il cielo d'Europa. Il Secondo Rinascimento» praticamente si paga da sé. «Le compagnie aeree offrono il biglietto. Sobciak offre l'ospitalità». Gli incontri si terranno nel salone del palazzo di Tauri de, quello costruito ai tempi di Caterina II, quello da cui Lenin annunciò la vittoria bolscevica. C'è un nesso? «Sì. Questo convegno annuncia il nuovo futuro di integrazione culturale. La rivoluzione della parola». Non lo preoccupano le defe- zioni dell'ultimo . momento. Quella di Mauro Mellini, radicale, rimasto a Roma: «Cos'è il secondo Rinascimento? Non l'ho mai capito. Mi piacerebbe che si parlasse di secondo Illuminismo». E Fabrizio Cicchitto, ex P2, oggi senatore psi: «Mi hanno detto del convegno, ma non so molto, il mio doveva essere un contributo sui problemi dell'industria europea. Comun¬ que non parto. Un giudizio sull'uomo? Nessun giudizio». Nonostante le apparenze è tornata a viaggiare a pieno ritmo la macchina di Verdiglione. La sua Fondazione (sede nella Villa Borromeo di Senago, succursale parigina), macina iniziative. Con predilezione per i convegni. Nei prossimi mesi, in vari punti del pianeta, si materializzeranno le assise con gran finale a Stoccolma, maggio '93. Quale febbre, Verdiglione, la spinge a organizzare convegni? «Sono un mezzo di comunicazione. Il modo di creare incontri e pure occasioni editoriali». Occasioni che finiscono dentro al catalogo di Spirali la sua casa editrice, e tra breve nella sua nuova rivista multilingue «Secondo Rinascimento», redazione a Parigi. «Ma il mio lavoro è scrivere e leggere», dice. Ha finito il suo primo romanzo-saggio che uscirà il prossimo autunno in 8 Paesi. Parla «del processo per stregoneria» che ha subito dai «partiti della tangente». Titolo: «La congiura degli idioti». [p. cor.] Armando Verdiglione

Luoghi citati: Europa, Leningrado, Milano, Parigi, Roma, Russia, San Pietroburgo, Senago, Stoccolma