Lama sfida don Gelmini

Lama sfida don Gelmini Ad Amelia il sacerdote è sotto inchiesta per abusi edilizi Lama sfida don Gelmini Campo di calcio e prefabbricati causa dei guai Il senatore: dovevo denunciarlo, mi spiace AMELIA NOSTRO SERVIZIO Da una parte c'è Luciano Lama, vicepresidente del Senato, da sei sindaco di Amelia, un Comune in provincia di Terni con diecimila abitanti, e dall'altra don Pierino Gelmini, fondatore della Comunità Incontro - con sedi in ogni parte del mondo che si occupa del recupero dei tossicodipendenti. Una contrapposizione netta tra due capi carismatici per colpa di presunte irregolarità commesse nella realizzazione di un piccolo campo da calcio, un forno ed alcuni prefabbricati destinati a bagni, docce, cucine e refettori nella Comunità di Amelia. Dapprima le contestazioni dei tecnici comunali, poi la denuncia alla magistratura, ed infine un avviso di garanzia che il sostituto procuratore della Repubblica di Terni, Roberto Ghiron, ha fatto recapitare ieri al sacerdote che tempo addietro si è fatto iniettare il virus dell'Aids per la sperimentazione da parte dei medici della terribile malattia. «Nessuna persecuzione - garantisce Luciano Lama -. E' solo che, come amministratore debbo far rispettare qualsiasi legge, anche quelle che regolano l'edilizia». Don Gelmini non tradisce emozioni speciali alla notizia dell'informazione di garanzia. Inseguito dai cronisti, che sollecitano un suo commento, delega un giovane della segreteria della Comunità di Amelia, Ermanno Persico, a fare il punto della situazione. «L'iniziativa del giudice era scontata dopo la denuncia da parte degli amministratori comunali. Dopo i sopralluoghi dei tecnici, ci sono stati incontri a vari livelli in Comune. A suo tempo è stata presentata domanda di condono edilizio. Venerdì il giudice disporrà un'ispezione e l'intera vicenda si ridimensionerà». Ma, intanto, ad Amelia la gente è divisa. Una parte sta con le istituzioni, un'altra con il sacerdote che da anni è impegnato in un grandioso progetto di recupero degli ex tossicodi¬ pendenti. E, come spesso accade, in questo caso c'è il partito dei colpevolisti e quello degli innocentisti. I primi sostengono che don Gelmini ha messo gli occhi su edifici cittadini di prestigio da utilizzare per finalità sociali lodevoli. Ma, sempre ad Amelia, altri sostengono che dopo aver incamerato nel proprio patriomonio il convento di S. Monica, situato proprio al centro del paese, don Gelmini dovrebbe usare maggiore sensibilità nei confronti della cittadinanza, lasciando ad enti o privati la proprietà di antichi palazzi storici. Le irregolarità nelle costruzioni della Comunità Incontro sarebbero, insomma, un ecces¬ so di zelo da parte degli amministratori per mettere freno ad operazioni immobiliari troppo audaci? A Palazzo Comunale respingono queste ipotesi e si rifiutano anche di considerare che ci sia di mezzo una rivalità politica. Da una parte il pds, il partito di appartenenza del sindaco Lama, dall'altro il psi i cui massimi esponenti, Craxi in testa, hanno appoggiato tutte le iniziative di don Gelmini. Il primo round è in programma venerdì. Per gli abusi contestati a don Gelmini è previsto l'arresto fino a due anni e l'ammenda da dieci a cento milioni di lire. Mario Mariano Luciano Lama, sindaco di Amelia, e, a destra, don Piero Gelmini che ora si trova nei guai

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