Sedotto il re del cioccolato

Sedotto il re del cioccolato // proprietario della Lindt stava per sposarsi con una giovane dipendente Ma poi scoprì che la futura moglie aveva già accalappiato altri miliardari BERNA. La vicenda di due promessi sposi ha tenuto con il fiato sospeso per diverse settimane tanto gli appassionati di cronaca rosa quanto il mondo della finanza svizzero. E in questo caso il liberatorio sospiro di sollievo i più l'hanno potuto tirare solo alla notizia che finalmente il matrimonio non si sarebbe fatto. In gioco, del resto, non c'erano solo due destini personali ma il futuro e il prestigio del cioccolato svizzero. A far scoppiare il caso non è stato il solito giornale scandalistico, bensì il settimanale economico Cash. Ma cosa è successo di tanto grave? Il re del cioccolato, Rudolph R. Sprungli, 72 anni, il maggiore azionista della Lindt & Sprungli (4200 dipendendi e un fatturato di oltre un miliardo di franchi), la cui fortuna personale viene valutata attorno al mezzo miliardo di franchi, stava pe convolare a nozze con Alexandra Gantenbein, un'avvenente signora di 44 anni. Fin qui nulla di straordinario se non che, come riferisce il Cash, la signora Gantenbein è un'adepta della setta religiosa statunitense «I am» (io sono). Già nel 1986 la Gantenbein aveva sposato un altro ricco industriale, Max Burri, di 77 anni. Quest'ultimo, dopo aver venduto la propria azienda e diseredato il fratello, aveva nominato come unica erede la moglie, che dopo soli 16 mesi si ritrovò vedova. Il settimanale sospettava dunque che ci si trovasse di fronte a una cacciatrice di dote e questo avrebbe dovuto far temere per il futuro della Lindt & Sprungli. Tanto più che la signora Gantenbein ricopriva una carica importante all'interno dell'azienda di cui era consulente per la politica del personale. Sempre secondo Cash, Rudolph R. Sprungli sembrava ormai essere succube della futura sposa; una prova ne sarebbero le sostanziali modifiche imposte all'ultima assemblea generale degli azionisti che danno maggiori poteri all'anziano proprietario. A queste allarmanti notizie, hanno subito fatto seguito diversi comunicati del consiglio di amministrazione della Lindt & Sprungli per rassicurare azionisti e partner commerciali. Nel frattempo è stata anche avviata un'indagine interna per accertare se nell'azienda vi siano altri infiltrati della setta «I am». Per il fratello di Rudolph R. Sprungli, Richard, la storia ha intanto avuto un'amara conseguenza: sono calate del 25 per cento le vendite nelle eleganti confetterie zurighesi di sua proprietà. Per questo motivo egli ha sostituito il testo della pubblicità che appariva quotidianamente sui giornali cittadini e che decantava la bontà dei prodotti offerti, per informare che già nel 1892, la confetteria si è divisa dall'omonima fabbrica di cioc- Sedotto il re del cioccolato colata - e che quindi con il fratello lui ha solo un rapporto di parentela. Proprio per evitare dannose confusioni, Richard Sprungli è riuscito nei giorni scorsi anche a far bloccare una trasmissione satirica alla televisione intitolata «Cioccolato e metafisica», dedicata al rapporto tra religione e dolciumi. Ma nonostante l'allarme generale, in un primo momento i promessi sposi annunciavano imperterriti dalle pagine di un giornale locale che tutte le notizie diffuse erano false e che nulla li avrebbe fatti desistere dalla loro intenzione di sposarsi. Ma poi, ritornati da una vacanza negli Stati Uniti, c'è stato il colpo di scena. Dopo un breve colloquio a quattr'occhi con Walter Senn, responsabile delle pubbliche relazioni dell'azienda, Rudolph R. Sprungli ha annunciato ufficialmente di aver annullato le nozze. Tra le altre cose, Walter Senn lo avrebbe pure informato in merito a numerosi particolari piccanti del passato della sua futura sposa che a quanto pare era già nota negli Anni 70 quando amava soggiornare nel più lussuosi hotel zurighesi per «frequentare» facoltosi uomini d'affari. E, come ha dichiarato Senn ai giornalisti: «Ci si può quindi immaginare cosa voglia dire tutto ciò per un uomo così corretto come Rudolph R. Sprungli». Raniero Fratini

Luoghi citati: Berna, Stati Uniti