Il Licata retrocesso tentò di corrompere l'arbitro Racalbuto

Il Licata retrocesso tentò di corrompere S'arbitro RacalbutoORA E'IN C2 Sentenza della Disciplinare Il Licata retrocesso tentò di corrompere S'arbitro Racalbuto LICATA. La commissione disciplinare ha retrocesso il Licata all'ultimo posto in classifica decretandone il passaggio in C2. Il processo si è concluso con la sentenza di illecito del Licata, per responsabilità diretta oggettiva e presunta, del presidente Maniscalco e del suo vice Russo, cui è stata inflitta l'inibizione per 3 anni. Il processo riguardava Chieti-Licata. Un tifoso del Licata, cugino di Russo, aveva telefonato all'arbitro Racalbuto, suo ex compagno di scuola, per incontrarlo. Racalbuto avvisò Agnolin, che gli consigliò di andare all'appuntamento con un testimone. Racalbuto ha affermato: «Pintacroma, il tifoso, mi ha detto: non ti chiedo di venderti, ma se ti capita qualche episodio in cui puoi aiutare il Licata ti prego di farlo, chiedi qualsiasi cosa e ti verrà concessa». Pmtacroma sostenne invece di aver solo consigliato l'arbitro «di evitare decisioni dannose per il Licata affinchè non si sentisse poi accusare di partigianeria». Il presidente del Licata, Maniscalco, ha reagito alla sentenza: «Il processo è stato inutile. Tutto era deciso. Forse a qualcuno il Licata in CI non piace. Siamo fiduciosi di quanto deciderà la Caf, in appello». .

Persone citate: Agnolin, Maniscalco, Racalbuto, Russo

Luoghi citati: Licata