Furlan, licenza di vincere
Furlan, licenza di vincere Sul Bondone, lo spagnolo rafforza ancora la sua posizione di leader Furlan, licenza di vincere Chioccioli scatta, ma è troppo tardi MONTE BONDONE DAL NOSTRO INVIATO Si fanno moltissime chiacchiere, vanno in fuga e vincono corridori che alla Maglia rosa non interessano minimamente e, intanto, Indurain esce incolume dalle Dolomiti. L'impagabile Chiappucci dichiara: «Miguel è preoccupato, guarda tutti, perfino me che reggo a stento le ruote». E che cosa dovrebbe fare in salita Indurain, mettersi una benda agli occhi e giocare a mosca cieca? La Maglia rosa guarda perché s'informa, valuta, discerne, mentre Chiappucci si limita ad elencare i propri guai. Chioccioli, che continua ad esibirsi in arrembaggi in miniatura, dichiara: «Se lo si attacca in un momento di difficoltà, Indurain è perforabile». Bella scoperta. Nei suoi rari momenti di difficoltà, era perforabile perfino Coppi. Ma dove sono, esistono, tali momenti? Aspettando che la Maglia rosa offra al nemico questo vagheggiato tallone d'Achille, il Giro supera la 14a tappa e se è vero che ci sono ancora il Monviso e Pila da scalare, è anche vero che c'è, nel giorno conclusivo, una cronometro di 66 chilometri. Non si anniderà mica lì la strega designata a prenderlo a legnate? Arcaici campioni come Bartali e meno antiche glorie del ciclismo come Adorni, Cribiori, Saronni e Moser sostengono che gli attacchi degli ultimi chilometri, gli schizzetti finali con le pistole ad acqua, non servono a nulla, bisogna pestare subito, al pronti via, sulla testa del capotamburo. Bravi. E chi pesta, chi ci riesce? Arrivare ai piedi del Bondone a trenta all'ora, dicono, significa trasformare la tappa in una Epifania: non doni, ma calze piene di carbone avvelenato allo spagnolo! Giusto. Lo riferiremo a Chioccioli, Giovannetti e Chiappucci e vedremo se, per raggiungere il Monviso, passeranno dai 30 almeno ai 35. La disposizione indurainiana alla generosità nei confronti di coloro che gli stanno a oltre dieci minuti di distanza attizza la fu¬ ga di Furlan - separato dalla Maglia rosa di 16'21" - a una sessantina di chilometri dal traguardo. Furlan è bravo e, sebbene Miguel e il suo codazzo non lo degnino d'un minimo pensiero, recita alla perfezione la sua faticosissima parte, non è un protagonista che balbetti, gli dobbiamo uno scroscio di applausi. Allontanatosi Furlan, si avanzano, restando però nei paraggi, anche Lelli, Ruè e Philipot. Indurain sciala, dispone addirittura di due gregari, il suddetto Philipot e l'infaticabile campione di Francia De Las Cuevas. Quando la tappa comincia a fare il verso a quella del giorno precedente, e cioè quando Chioccioli tira fuori la zampetta, Philipot si ferma, lo aspetta e gli si inchioda. Indurain sopraggiunge puntuale come una sventura su uno che è già abbondantemente sventurato. Uffa, siamo alle solite, il controllore assiduamente controlla. Due scatti di Giovannetti (il secondo quasi inavvertibile) hanno su Miguel il peso d'un piumino da cipria. Lelli, spompatissimo, si inabissa, Ruè retrocede su posizioni più congeniali alle sue forze. Ci dobbiamo inquietare? E perché? La superiorità di Indurain è di genere lenitivo, induce a una quieta rassegnazione. Inoltre, appare evidente che Conti, il quale pullula di incertezze e indecisioni (mi butto, non mi butto, ho davanti il compagno Furlan), vada più d'accordo con la Maglia rosa - i due si intrattengono, scalando, in amabili colloqui - che con i suoi connazionali. Ehi, siamo agli sgoccioli. Furlan ha trionfalmente concluso la missione, la folla che s'è arrampicata al Bondone lo festeggia a manate sulle spalle, lo strizza, lo scuote, dacci un bacio, Giorgione: un massaggio ideale contro la fatica. Chioccioli non resiste alla voglia di isolarsi e, pateticamente, scappa. Meglio scappare 500 metri prima del traguardo che 500 metri dopo. Prima, trovi un abbuono di 8". Dopo, trovi soltanto le docce. Gianni Ranieri GirocfiCQlia Furiati taglia vittorioso Il traguardo del Bondone. Una bella impresa, favorita però dalla sua posizione in classifica: Indurain non ha reagito
Luoghi citati: Pila
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