La marcia ecologica sulla playa

La marcia ecologica sulla playa DIARIO VERDE La marcia ecologica sulla playa RIO DE JANEIRO. Oggi, prima domenica del Vertice sulla Terra, la festa sarà celebrata con una Camminata ecologica, che si spingerà lungo tutta l'Avenida Atlantica accompagnando le spiagge celebri di Copacabana e Ipanema. Pochi i turisti in questi giorni incerti di fine autunno, nessuna mulatta facile in giro dopo il deciso ripulisti della polizia, chiusi tristemente a lavorare i 30 mila delegati & accessori della Conferenza, l'atmosfera di Rio si impigrisce mogiamente nelle parche apparizioni del sole. Ma gli organizzatori della Camminata hanno tirato fuori il nome magico, quello di Pelè, e la manifestazione di domani si assicura così il successo. Pelè sarà alla guida del corteo, forse con Olivia NewtonJohn e qualcuno dei Beach Boys. O Rey di trent'anni fa qui continua a essere un dio in terra, come se il tempo e le stagioni per lui non passassero mai. La longevità del suo mito resiste alle nuove mode, alle mentalità, alle generazioni, e il rispetto e l'amore appassionato dei fans lo accompagnano ancora a ogni apparizione. Ma i destini dei potenti non sono tutti uguali. Prendiamo la ex Unione Sovietica, che fu pari agli Stati Uniti nel dominio del mondo e tenne a lungo a Mosca il controllo dei destini della Terra. La sua crisi è soltanto di un anno fa, più o meno, eppure oggi al Vertice conta poco o mente. Nello spazio immenso del Riocentro, dove tutti hanno grandi sale a disposizione, e strumenti raffinati di tecnologia, e attrezzature e servizi, l'ex copadrona del mondo sta confinata in 15 cubicoli di appena 170 mq., piazzati nell'ultimo fondo utilizzabile del capannone di vetro e cemento. Il Brasile, padrone di casa, si è ritagliato lo spazio maggiore, viene poi il Giappone con 768 mq., la Comunità Europea ne ha 264; gli Usa in realtà ne hanno appena 108, ma dicono di averlo fatto non per risparmiare (il costo è di 500 dollari a mq., dopo i primi 12 metri concessi gratuitamente), piuttosto perché utilizzano le immense infrastrutture logistiche che hanno in città. E tra i 17 delegati della Russia e i 105 degli Stati Uniti, il confronto non si fa nemmeno. Dominata dalle ragioni del Vertice, Rio trova comunque motivi di soddisfazione anche nei risultati, come dire, marginali, della Conferenza: poter uscire nuovamente a spasso la sera senza dover temere aggressioni o scippi, pare che sia una novità molto apprezzata dai carioca, almeno da quelli che scrivono lettere ai giornali; e se poi questo è il prodotto di un'ingombrante presenza dei militari nelle strade, tutto ciò preoccupa meno di passeggiatori notturni. Il Brasile ha avuto una dittatura militare dal '64 all'85: vent'anni sono lunghi da dimenticare, diceva una vecchia canzone. Ma tutto quest'esercito in strada, e gli elicotteri che ci passano spesso sulla testa, e i controlli e la vigilanza anche degli agenti dell'Orni, non hanno impedito che un camion di video delle Nazioni Unite sparisse misteriosamente. Anche tra i delegati e i giornalisti ci dev'essere poi qualche «collezionista»: prima gli apparecchietti per la traduzione simultanea venivano forniti a vista, da ieri, se lo vuoi, devi consegnare il tuo pass. Sembra che a fidarsi troppo si prendano delle grandi fregature, anche (soprattutto?) con i ministri e i governanti della Terra. [m. e] * * *

Persone citate: Olivia Newtonjohn, Pelè

Luoghi citati: Brasile, Giappone, Mosca, Russia, Stati Uniti, Unione Sovietica, Usa