Gorbaciov parla troppo via l'auto

Gorbaciov parla troppo, via l'auto RUSSIA Vendetta di Eltsin dopo le critiche: una Volga invece della limousine, Jakovlev a piedi Gorbaciov parla troppo, via l'auto I giornali: il re caduto finirà per andare in bici Aveva già dovuto cambiare alloggio e dacia MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE A Mikhail Gorbaciov hanno tolto la macchina! Sembra uno scherzo di cattivo gusto, ma invece è l'ennesimo atto di ostilità nella lotta che ormai oppone apertamente l'ex Presidente dell'Urss all'attuale Presidente di Russia: Boris Eltsin. Giovedì scorso ai collaboratori della «Fondazione Gorbaciov» è stato comunicato che l'ex leader del Cremlino sarebbe stato privato della prestigiosa limousine «Zil», ed infatti venerdì la macchina è stata effettivamente ritirata, e sostituita con una assai più prosaica «Volga»: l'auto prodotta essenzialmente per tassisti e autisti ministeriali. Il motivo dello «sgarbo»? Gorbaciov, a parere di Eltsin, parla troppo. Dopo essersi dimesso dal posto di Presidente dell'Urss, l'artefice della perestrojka aveva promesso a Eltsin di non far mai più ritorno alla politica attiva. In cambio, il suo avversario si impegnò a non divulgare i segreti imbarazzanti che potrebbero compromettere senza rimedio l'immagine di Gorbaciov. Ma questi ha continuato ad intervenire in pubblico con interviste, discorsi ed articoli, a volte assai critici nei confronti di Eltsin e del governo russo. La goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza di Eltsin è stata l'intervista concessa da Gorbaciov alla «Komsomolskaja Pravda» otto giorni fa. In quell'occasione, l'ex leader sovietico si era «permesso» di accusare Eltsin di portare la Russia verso il disastro economico e sociale, attraverso le severe riforme economiche lanciate dal governo. La dirigenza russa, aveva detto Gorbaciov, è «autoritaria e settaria». Eltsin non se lo è fatto ripetere, e in un durissimo comunicato ha fatto sapere al suo avversario di sentirsi «costretto ad intraprendere passi necessari e legittimi per evitare che venga fatto danno al corso delle riforme». Così è stato. Venerdì il ministro dell'Informazione di Eltsin, Mikhail Poltoranin, e il capo del Comitato di Stato per gli archivi russi, Rudolf Pikhoja, hanno convocato una conferenza stampa, rivelando per la prima volta una serie di documenti provenienti da quello che era l'archivio segreto di Gorbaciov. Dalle carte risulta che il pcus, anche in epoca gorbacioviana, continuava a finanziare partiti comunisti, movimenti di liberazione e organizzazioni terroristiche straniere. L'obiettivo, è chiaro, è la reputazione di Gorbaciov, ma anche l'intera epoca comunista, a partire dal 1917 e fino al '91. Eltsin ha infatti bisogno di screditare l'opposizione parlamentare, costituita essenzialmente da deputati eletti nelle file del pcus ancora prima del golpe. Il partito comunista venne formalmente sciolto da Eltsin all'indomani del colpo di Stato, ma il 26 maggio la Corte Costituzionale russa si è riunita per stabilire la legittimità di quel decreto. Per prevenire il colpo, gli uomini di Eltsin hanno chiesto alla Corte un vero e proprio «processo di Norimberga» contro il regime comunista e contro la sua anima: il pcus, definito come un'organizzazione criminale. La Corte ha deciso di rinviare al 7 luglio il dibattimento sull'una e sull'altra questione. Ed ecco così scatenarsi l'offensiva. La conferenza stampa di Poltoranin e Pikhoja, durante la quale sono state rivelate nuove forme di «aiuto» del Cremlino al pei, è stato il primo atto seguito alla dichiarazione di guerra di Eltsin. La campagna anti-peus proseguirà con regolarità. Il ministro dell'Informazione ha detto che ogni settimana verranno presentati nuovi documenti dell'archivio segreto che fu di Gorbaciov. «Quando si taglia il bosco le schegge volano», dice un vecchio proverbio russo. Così, non solo Gorbaciov, ma anche il vicepresidente della sua Fondazione, l'ex stratega della perestrojka Aleksandr Jakovlev, è stato privato della macchina. A lui, che già viaggiava in una semplice «Volga», non hanno concesso in cambio neanche un motorino. Ricordando l'intervista di Gorbaciov che ha fatto infuriare Eltsin, il quotidiano «Moskovskij Komsomolets» ha commentato: «Ancora un paio di simili interviste, e l'ex Presidente dell'Urss sarà costretto ad andare in giro in bicicletta». Già dopo il passaggio di consegne Eltsin non aveva risparmiato umiliazioni a Gorbaciov. L'ex leader aveva dovuto traslocare in un appartamento più piccolo, dal sesto al quarto piano, e cambiare dacia. «In questo momento non saprei dove ricevervi», diceva agli ospiti. Ieri anche l'ambasciatore americano a Mosca si è schierato contro di lui: «Farebbe meglio a sostenere di più le riforme». Fabio Squillante A fianco la limousine . che E4BJn?v?r= ha tolto a Gorbaciov per punirlo delle critiche Ora l'ex leader dovrà accontentarsi di una Volga (sotto) l'auto dei tassisti di Mosca

Luoghi citati: Mosca, Norimberga, Russia, Urss