Palermo: attentato al cantiere navale della sorella di Falcone di R. Cri.

Palermo: attentato al cantiere navale della sorella di Falcone Palermo: attentato al cantiere navale della sorella di Falcone PALERMO. E il dubbio ora è che la mafia non si accontenti della sua vendetta. Dopo aver assassinato Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo si sospetta che abbia deciso di accanirsi anche contro i familiari del giudice. Un incendio è scoppiato ieri mattina attorno alle 3 nel cantiere navale della Italnautica, ima società il cui amministratore delegato è proprio la sorella di Falcone, Anna, sposata con l'ingegner Alberto CaMano, direttore tecnico dell'azienda. E' stato proprio l'ingegner Calbiano a presentare ieri la denuncia alla squadra mobile. Le fiamme hanno divorato un motoscafo, una barca a vela e un capannone: i danni superano i 300 milioni, ma ciò che preoccupa maggiormente i parenti di Falcone è il messaggio minaccioso che potrebbe essere nascosto dietro l'incendio. Certo, ancora gli accertamenti devono essere definiti, e potrebbe anche darsi che le fiamme si siano sprigionate a causa di un cortocircuito: infatti dalle risultanze dei vigili del fuoco l'incendio potrebbe essere dovuto a un fatto accidentale (si sono sviluppate dall'interno e non dall'esterno, come dovrebbe capitare in caso di attentato). Ma gli investigatori sono molto preoccupati tanto è vero che hanno offerto immediatamente la scorta all'ingegner Calbiano. Quest'ultimo dal canto suo afferma di non avere mai ricevuto minacce, ma subito dopo aggiunge di credere poco alla tesi del cortocircuito: «Abbiamo sofisticati sistemi d'allarme - ha spiegato ai funzionari della questura nel corso di un colloquio durato sei ore -. Mi sembra molto strano che non abbia funzionato proprio in questa occasione». Oggi gli investigatori sentiranno anche Anna Falcone, la sorella del giudice assassinato. Ieri non se l'è sentita di affrontare la stesura di un verbale. «Il peggio è già accaduto - ha precisato il marito -. Dopo che hanno ammazzato Giovanni, cosa possono farci di più?». [r. cri.]

Persone citate: Alberto Camano, Anna Falcone, Francesca Morvillo, Giovanni Falcone

Luoghi citati: Falcone, Palermo