«Non si processa l'impresa»

«Non si processa l'impresa» L'aniministratore Fiat e i giovani industriali elogiano Segni «Non si processa l'impresa» Romiti a Dì Pietro: colpire chi sbaglia S. MARGHERITA LIGURE. La risposta degli industriali non si è fatta attendere. Al giudice dell'inchiesta sulle tangenti, Antonio Di Pietro, che venerdì aveva invitato gli imprenditori a fare l'esame di coscienza, l'amministratore delegato della Fiat, Cesare Romiti, e il presidente della Confindustria, Luigi Abete, hanno risposto ieri dal convegno dei giovani industriali (dove è stato tributato anche un grande elogio al leader de referendario Mario Segni) con un messaggio preciso: il giudizio sui comportamenti dei singoli - avvertono - non può portare a giudicare un intero sistema. «Di Pietro - ha esordito RomitLiha ritenuto di rivolgerci un mViito. Io non voglio fare comma ti, perché il miglior common b è il silenzio per permettere al giudice di svolgere il suo compito con serenità». «Comunque - ha avvertito Romiti credo che mentre si giudica non sia lecito giudicare un intero sistema, perché un conto sono i comportamenti individuali che hanno precise responsabilità e un conto sono i comportamenti del sistema che vanno affrontati su due tavoli diversi». Insomma, si tratta di colpire chi sba- ?;b'a, ma senza demonizzare 'impresa. Pronta anche la replica di Luigi Abete: «E' troppo Bemplicistico tentare di utilizzare le responsabilità individuali come responsabilità collettive. Questa - ha osservato - è ima cultura che non condivido». Romiti, però, non si rassegna a perdere del tutto la speranza. «Siamo nella notte, nella notte angosciosa, che ci fa fare sogni preoccupati - ha detto -. Ma presto vedremo l'alba». L'importante per l'amministratore delegato della Fiat è affrontare le cose dal lato costruttivo. E in questo senso Romiti rivolge un monito agli industriali. «Non si può uscire di qui continuando a comportarci come abbiamo fatto fino ad oggi, come se nulla fosse accaduto. Noi - aggiunge con una punta di orgogho - siamo la classe dirigente di questo Paese e dobbiamo dare l'esempio. Se non lo diamo noi questo Paese non cambierà mai». G. Camiti, R. Ippolito e A. Zeni A PAGINA 3 L'amministratore delegato Fiat Cesare Romiti con Luigi Lucchini [ANSA]

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