Papi si dimette dalla Cogefar
Nuovo vertice Nuovo vertice Papi si dimette dalla Cogefar MILANO. Enzo Papi, amministratore delegato della Cogefar Impresit, in carcere da un mese nell'ambito dell'inchiesta sulle tangenti, ha rassegnato le dimissioni dall'incarico. Il consiglio della società, preso atto «con dispiacere» della comunicazione, ha designato come suo successore ai vertici operativi della consociata Fiat Paolo Rucci, fino a ieri amministratore delegato della Fiat Argentina. La decisione cade alla vigilia dell'esame, da parte del tribunale della libertà, del ricorso dei legali dello stesso Papi, gli avvocati Vittorio Chiusano e Alberto Moro Visconti, contro il secondo ordine di custodia cautelare. In una lettera inviata alla società, letta ieri in consiglio dal presidente Francesco Paolo Mattioli, Papi dice di «sentirsi angosciato per le possibili ripercussioni negative sulla gestione dell'azienda». Il dirigente aggiunge che «vi sono sul tappeto importantissime urgenti iniziative amche internazionali di grande rilievo aziendale che richiedono pronte e responsabili decisioni». Per questi motivi, insomma, Papi è giunto «alla consapevole e sofferta decisione, ritenuta l'unica praticabile, delle irrevocabili dimissioni». Nella sua lettera, sottolinea una nota che è stata diramata dalla Cogefar Impresit, Papi non entra nel merito delle iniziative giudiziarie in corso, anche se si fa cenno alla necessità di «poter proseguire la propria azione difensiva nelle forme ritenute più opportune», [r. m.l
Persone citate: Alberto Moro Visconti, Enzo Papi, Francesco Paolo Mattioli, Paolo Rucci, Papi, Vittorio Chiusano
Luoghi citati: Milano
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