A scuola fine d'anno tranquilla

A scuola fine d'anno tranquilla A scuola fine d'anno tranquilla Anno scolastico in dirittura di arrivo per 234 mila ragazzi di Torino e provincia: la prossima settimana si chiude per tutti il periodo delle lezioni, si apre quello dei bilanci. In questi giorni compiti in classe, verifiche scritte, interrogazioni scandiscono le ultime ore degli studenti sui banchi di scuola. Il timore di un blocco degli scrutini aveva messo in ansia le famiglie, ma le nubi che si addensano sulle operazioni finali sembrano essersi diradate con l'arrivo del decreto ministeriale antisciopero. Le lezioni si concludono per tutti il 10 giugno. Unica eccezione: le classi terminali degli istituti professionali i cui 5 mila allievi cominciano domani, venerdì, gli esami di qualifica. Gli scrutini sono previsti dall'11 al 17. I rimandati, soltanto nelle superiori, hanno l'appello, dall' 1 al 9 settembre. Il 18 giugno è programmato l'inizio degli esami di licenza: 16 mila candidati di quinta per l'elementare, 20 mila candidati di terza per la media (risultati il 30 giugno). Il 22 giugno è fissato l'avvio degli esami di maturità per 19.033 candidati. Quelle date saranno tutte rispettate, nonostante la protesta sindacale per il rinnovo del contratto? Il decreto del ministero, arrivato nella tarda mattinata in provveditorato e immediatemente «girato» ai presidi, sembra assicurare una fine d'anno tranquilla. Almeno per quanto riguarda direttamente i ragazzi e le loro famiglie. Il decreto che richiama le norme di autoregolamentazione sui servizi pubblici, impedisce qualsiasi tipo di sciopero: i presidi dovranno immediatamente sostituire chi si assenta, segnalare i nominativi al provveditorato e al ministro per le sanzioni: multe o sospensioni. In provincia di Torino è in atto il blocco delle scelte dei libri di testo (adesioni oltre il 90%). I Cobas, in linea con le indicazioni nazionali, hanno indetto il blocco scrutini per tutto giugno. Con un documento «respingono l'intimidazione governativa», minacciano di denunciare i ministri responsabili delle norme antisciopero. Ma chi aderirà allo sciopero verrà sostituito. Cgil e Cisl, invece, rinunciano allo sciopero provinciale che avevano indetto per l'il giugno, primo giorno di scrutini. «L'ordinanza ministeriale, elimina completamente la possibilità di svolgere proteste sindacali durante le valutazioni finali» dicono. Quella protesta dimostrativa in assenza di un governo con cui trattare, avrebbe richiesto un prezzo troppo alto per i lavoratori. Tuttavia Cgil e Cisl mantengono una parte dell'iniziativa. L'11 giugno dalle 9 alle 10 in piazza Castello ci sarà una lezione su «Solidarietà con la Jugoslavia» e poi fino alle 12 discussione sul sistema format' vo ed economico in Europa. Maria Valabrega

Persone citate: Maria Valabrega

Luoghi citati: Europa, Jugoslavia, Torino