Chioccioli dà il primo strappo al Giro

Chioccioli dà il primo strappo al Giro Coraggiosa fuga del vincitore di un anno fa dopo la crisi patita martedì sul Terminillo Chioccioli dà il primo strappo al Giro Recupera 2"30" e torna in corsa IMOLA DAL NOSTRO INVIATO Preso da frebbre di rivincita, il corridore che al traguardo del Terminillo aveva annunciato d'essere ormai un'esule dalla classifica, si è tolto la soddisfazione di sferrare e di portare al successo il primo vero attacco italiano a Indurain. Chioccioli ha preso il posto di Chiappucci, sfoderando uno spettacolo che sta alla pari con quello offerto dalla maglia rosa nella cronometro di Sansepolcro. Indurain ha visto andarsene il rivale sulle rampe del Trebbio, a 48 km dall'arrivo, e non ha visto attorno a sé che minuzzoli della propria squadra. Non ha contrattaccato all'istante: quell'attempato campione che osava sfidarlo, ridotto all'osso il giorno avanti, si trascinava sulla schiena un distacco di 5'54". Miguel deve aver pensato: è una fuga ritagliata nel fumo, svanisce. E invece di gettarsi neU'mseguimento, ha raccattato i suoi dispersi compagni, li ha ammassati alla testa del gruppo e ha cominciato la caccia. Chioccioli già volava, piombava alle spalle di Pagnin e Lietti in avanguardia, ne diventava la tenace, assidua locomotiva. I due affilati marpioni gli si sono incollati alla ruota e mai, neppure per un metro, gli hanno asciugato, con il dono d'un cambio, una goccia di sudore. Il gatto e la volpe ritenevano, può darsi, disdicevole aiutare un estraneo: io, diceva la volpe, sono della squadra di Conti e di Lelli, come faccio a collaborare? Io, diceva il gatto, non c'entro con le questioni di classifica, ma sono un veneto stipendiato da una formazione spagnola e la Spagna è o non è il Paese di Indurain? Ma soprattutto li agitava l'idea di prendersi la tappa. Chioccioli allo sprint è il nonno di se stesso. Al comando della Banesto (il gregario Gorospe cadrà a 9 km da Imola: quattro costole rotte, addio Italia) consapevole di quanto accadeva Miguel aveva abbandonato qualsiasi prudenza, sgobbava. Le squadre di Chiappucci, di Giovannetti, di Hampsten e di Giapponi ne seguivano l'affanno, sperando che a Indurain, prima o poi, scricchiolassero le vertebre. Chioccioli, sempre col gatto e la volpe ai tubolari, s'era scatenato in una sorta di irrefrenabile cronometro; da solo aveva strappato a Miguel tre minuti. In che razza di prodigio s'era avvolto il grande sconfitto del Terminillo? Come aveva fatto a trasformarsi da bastonato a basto natore? Giorgio Albani, un vecchio maestro di bicicletta, ha una sua spiegazione, accettiamola: «Ti piomba addosso una crisi e ti schianta. Da quella puoi uscire in barella o guarito di ogni magagna. Chioccioli sul Terminillo s'è battuto non contro In¬ durain, ma contro i dubbi, le incertezze, i malesseri che lo tormentavano. Conoscete la celebre frase "A da passa 'a mattata" ;di Eduardo? E' andata così», ì La notte di Chioccioli è dunque trascorsa; sotto il sole di un igiorno nuovo questo campione j triste e gentile si è ritrovato; si è ricongiunto, auguriamoci definitivamente, con il rosa di un memorabile Giro che gli si era troppo presto scolorito addosso. Sullo strappo sfibrante (tutta una tappa sfibrante) di Mazzolano; ali km dallo stop, Giupponi è uscito a difendere il proprio orticello in classifica. Indurain s'è incrinato, un po', soltanto uni !po', ma è un segnale, nella repli-. ica. Si è riacceso appena Chiapjpucci, che ha rinunciato all'attacco su un terreno che gli sarebbe andato a pennello se la condizione l'avesse sorretto. Quell'estremo sobbalzo limava il vantaggio di Chioccioli, lo riduceva a 2'24". Che pena e che rab-, ■bia vedere Pagnin e Lietti schizzargli fuori dall'ombra in cui s'erano nascosti. L'ha spuntata Pagnin e si è scusato. Chi non sente affetto per Chioccioli? «Avrei voluto dargli una mano, povero Franco». E si è scusato Lietti, «avevo tanta voglia di vincere, se tiro e mi affatico non vinco». E non ha vinto lo stesso. Chioccioli è buono, capisce e li perdona. Gianni Ranieri 0001 ARRIVO A BASSA NO BASSANO DEL GRAPPA ] 2° TAPPA km 214 m32 Conselice S. Nicolò I Argenta ROVIGO FERRARA Polesella Conselice1 IMOLA Salita della Rosina Bivio per Vò Montegalda Marostica Este 55" co_i eoo 0 20 40 60 80 100-120 140 160 180 200 km 214 Oggi 12a tappa, da Imola a Bassano del Grappa, 214 km. Siamo alla vigilia delle Dolomiti. Il tracciato è una lunga tavola che si impenna per scalare il cucuzzolo della Rosina, quota 285, a 9 km dal traguardo. E' questo un punto che si addice alla battaglia e attraversando il quale i velocisti non si divertiranno. Una lunga picchiata tutta curve annuncia lo striscione. Chiappucci dove e come sta? Il finale è tagliato per le sue misure e per il suo coraggio di discesista. Moser accosta gli ultimi chilometri a quelli della Milano-Sanremo. Glnocfìcaiia