Campioni almeno con gli azzurrini

Campioni almeno con gli azzurrini L'Under 21 conquista uno storico titolo alla vigilia degli Europei dai quali l'Italia è esclusa Campioni almeno con gli azzurrini Per la Svezia la vittoria è inutile VAXJO DAL NOSTRO INVIATO Sconfitti ma campioni d'Europa. Nella serata più bella, quella della conquista del primo titolo continentale, i ragazzi di Maldini hanno dovuto subire il primo stop dopo otto vittorie consecutive a causa di un'azione marginale che non incide peraltro sull'arco complessivo dei 180' di gioco. Tre minuti prima della prodezza di Simpson, l'Italia aveva colpito un palo con Rossini: poteva essere la svolta dell'incontro, invece ha dato ulteriori stimoli agli svedesi, inducendoli a farsi più intraprendenti, ad osare come non avevano fatto sino ad allora. L'Italia campione d'Europa ha legittimato sul campo la sua superiorità complessiva, avallata dal 2-0 della settimana scorsa a Ferrara. Stavolta sono mancati gli affondo di Buso e Melli ma è stato il centrocampo azzurro a dettare le parole esatte per interpretare la partita nel modo giusto. Marcolin, Corini e Albertini si sono accollati buona parte del peso di un incontro affrontato dagli svedesi con grande determinazione ma anche con tanta correttezza. Avversari esemplari, bisogna sottolinearlo, sicuramente i più forti, dopo i sovietici, fra quelli affrontati dall'Italia in questa sua splendida, indimenticabile avventura. E l'aver conquistato il titolo proprio in Svezia, dove sta per cominciare un Europeo senza la nostra Nazionale A, acquista un sapore di rivincita, dà maggiore gusto al trionfo di Maldini. Cesare è riuscito dove aveva mancato, per un soffio, Vicini. Il crescendo degli azzurri è stato notevole a conferma della classe di questi ragazzi che hanno nel loro capitano, Corini, l'espressione migliore. A turno, si sono proposti altri elementi, come l'esordiente Taccola, ad esempio, cacciato in mischia da Maldini appena presa visione della formazione avversaria. Poteva sembrare una mossa azzardata, anzi lo era, ma il giovanotto di Pisa ha risposto alla grande al richiamo del suo tecnico: ha avuto soltanto un attimo di esitazione in occasione della rete di Simpson ma questo nulla toglie alla sua prova da gladiatore. Sacrificato Sordo, davanti a necessità ben precise, Maldini ha indovinato anche la mossa di Favalli libero al posto dello squalificato Verga. Così come Matrecano è stato impeccabile nelle varianti difensive che vedono emergere, con puntualità ora Bonomi ora Rossini, prontissimo anche negli sganciamenti e anche nei tiri da lunga distanza come ha fatto al 53' quando ha colpito clamorosamente il palo con Ekholm fuori causa. Il lavoro più difficile, contro una Svezia più prudente, spettava proprio a Buso e Melli, puntualmente caricati e strattonati da due avversari. A riprova della loro potenza, il tecnico Andersson li ha sottoposti ad una dura marcatura proprio per evitare quelle volate che potevano fare saltare il dispositivo difensivo. Ecco perchè, in una gara così delicata, non si possono criticare le due punte che hanno svolto in pieno il compito loro affidato. Così com'è stata giusta, nella ripresa, la variante Melli-Muzzi visto che il parmigiano cominciava ad avere le gambe molli per le continue sollecitazioni. Al contrario il romanista aveva il fuoco nelle vene: si è lanciato in un paio di assalti all'arma bianca, in uno dei quali ha saltato in velocità tre avversari e soltanto la chiusura del portiere gli ha impedito il gol. C'è stata sofferenza sino alla fine, era inevitabile dopo quel gol che rischiava di rovinare i piani di Maldini e dei suoi ragazzi. Ma l'Italia ha saputo controllare sino al 92' il gioco di rimessa degli svedesi, bravi ma non abbastanza. Poi la gran festa col vice presidente dell'Uefa che consegnava la Coppa a Matarrese al cui fianco era Nizzola, presidente della Lega. Grandi abbracci anche con Ricchieri, il vice presidente che ha sempre seguito l'Under 21. Mancava solo Vincenzo Marinelli, che aveva lasciato il ritiro dopo la notizia del trapianto cardiaco alla moglie Gina nell'ospedale San Matteo di Pavia. Prima di scendere in campo, Corini gli ha telefonato a nome di tutti, facendo gli auguri a quello che viene considerato il «papà» della squadra. Alzando la Coppa, Matarrese ha quasi gridato: «Era ora che arrivasse un trofeo anche per la mia gestione. Questa Coppa l'ha conquistata Maldini, l'ha davvero meritata, confermando di avere imparato la lezione». E Nizzola: «C'è stato un solo errore da parte della difesa, per il resto è stata una gara quasi perfetta da parte di una squadra che è cresciuta in questi mesi in modo splendido a conferma del valore del vivaio del nostro calcio. E' una grande soddisfazione per noi tutti. Bravo Maldini!». Giorgio Gandoffi SVEZIA m ITALIA EKHOLM 6 ANTONIOLI 6,5 NILSSON 6,5 BONOMI 6,5 LILIUS 6,5 ROSSINI 6,5 APELSTAV 6,5 MATRECANO 7 ALEXANDERSSON 6,5 TACCOLA 7 MILD 6,5 FAVALLI 7 LANDBERG 6,5 MELLI 6,5 (77'AXELDHAL) 6 (59'MUZZI) 6,5 MOBERG 6 ALBERTINI 7 GUDMUNDSSON 6 BUSO 6,5 (53'PALDAN) 6 CORINI 7 RODLUNG 6,5 MARCOLIN 7,5 SIMPSON 7 (91'SORDO) sv All.: N. ANDERSSON 6,5 All.: MALDINI 7 Arbitro: MC GINLAY (Scozia) 6,5 0 Rete: 56' Simpson. Ammonito: 54' Albedini. Spettatori: 6172 paganti. Cesare Maldini ha dato al calcio prò' azzurro il primo successo dopo il Mondiale conquistato in Spagna '82