«Papi corruttore dei sindaci? Non è provato» di R. M.

Borghini Borghini «Decalogo» per la giunta MILANO. Primo impegno: «Eliminare il sistema di corruzione politìc#che emerge dalle indàgini della magistratura». Eppoi, a seguire, sei capitoli dedicati al governo di Milano, tormentata capitale delle tangenti, che ha assolutamente bisogno di un governo per affrontare il futuro e mandare avanti le opere pubbliche. Questo è il «decalogo», il programma che Piero Borghini, sindaco di Milano, ha consegnato ieri ai tecnici esterni (sette su sedici assessori) e ai consiglieri comunali in vista del tentativo di formare la nuova giunta. I fatti nuovi? La figura del city manager, una sorta di amministratore delegato, alla guida della macchina comunale e due nuovi assessorati: alle periferie e all'assetto istituzionale, ovvero un motore della riforma. Ora la scommessa del sindaco entra nel vivo. Ma le emergenze battono alla porta: la Fiera ha diffidato il sindaco, e si accinge alla citazione in tribunale, per inadempienza. Le licenze per la nuova Fiera, infatti, dovevano essere concesse entro aprile. [r. m.]

Persone citate: Borghini, Piero Borghini

Luoghi citati: Milano