Tradito dalla propria pistola

Tradito dalla propria pistola Confermata la morte accidentale dì Arlaud, presidente del Bosco di Salbertrand Tradito dalla propria pistola //proiettile non è uscito e il bossolo lo ha ucciso E' stato vittima della propria pistola, detenuta illegalmente. Daniele Arlaud, 45 anni, ex sergente paracadutista degli alpini, capo servizio alla società Colomion degli impianti di risalita di Bardonecchia e presidente del Parco regionale del Gran Bosco di Salbertrand, domenica scorsa è stato ucciso dall'arma che gli è esplosa in mano. I carabinieri di Oulx avrebbero infine accertato che Arlaud sapeva che la pistola «Thomson Rochester», di costruzione austriaca, calibro 7 era difettosa nella chiusura. «Per evitare incidenti cercava sempre di rendere meno potenti i proiettili» ha spiegato il fi- glio Eugenio, 17 anni, studente. I militari hanno trovato l'attrezzatura che la vittima usava per staccare il bossolo dai proiettili e togliere una certa percentuale di polvere, prima di rimettere il colpo in canna. Qualcosa però domenica sera non ha funzionato. Secondo gli esperti balistici Arlaud non avrebbe ben chiuso bossolo e proiettile, dopo aver tolto una percentuale di polvere troppo bassa. Quando ha premuto il grilletto praticamente il colpo è partito all'indietro. Il bossolo gli ha perforato la fronte mentre il proiettile è rimasto bloccato nella canna. Quel foro mortale, in piena fronte, all'inizio aveva fatto pensare a un'omicidio e poi a un suicidio. Solo dopo un attento esame dell'arma si è accertata la dinamica dell'incidente, che comunque dovrà ancora essere confermata dagli esiti dell'autopsia, [f. mo.l Daniele Arlaud, 45 anni, già sergente paracadutista degli alpini, era capo servizio alla società Colomion a Bardonecchia

Persone citate: Arlaud, Daniele Arlaud, Thomson

Luoghi citati: Bardonecchia, Oulx, Rochester, Salbertrand