Universitari torinesi sui banchi dell'Europa

Universitari torinesi sui banchi dell'Europa Un master di Economia e Commercio Universitari torinesi sui banchi dell'Europa Corso triennale in tre Paesi Cee con stages nelle imprese, poi la laurea Tre anni all'estero in classe con studenti di tutta l'Europa. Oltre allo studio, tanti stages nelle imprese di tre Paesi diversi. E' il programma dell'«Eap»,, Ecole européenne des affaires francese, che ha stretto un accordo con la facoltà di Economia e Commercio: i suoi iscritti possono partecipare al programma. Daniele Ciravegna, preside della facoltà, è soddisfatto: «Un'occasione importante - dice - per gli allievi: ampliano i loro orizzonti conoscitivi e professionali in vista dell'Europa '93». Al master di «Formation superieure au management» accedono gli studenti a posto con gli esami del secondo anno. Dopo i tre anni all'estero, tornano, fanno la tesi e si laureano. In tutto sono 5 anni. «Quando escono però - dice Ciravegna - il titolo apre loro molte porte». I «percorsi» di studio, possibili sono due. Si incomincia con Parigi, per poi andare a Oxford e a Berlino, oppure si inizia con Oxford, per poi andare a Madrid e a Parigi. E' necessario conoscere bene la lingua del primo Paese dove si è ospitati: lo stesso master prevede nel programma, l'insegnamento della seconda e della terza lingua straniera. Classi di giovani di diverse nazionalità e un programma scolastico i cui esami al ritorno in Italia vengono riconosciuti dall'Università. E stages in imprese: ogni anno sono più di 500 quelle che aderiscono all'iniziativa nei Il preside Dani tre Paesi partecipanti al master. Al termine del triennio lo studente, dato un esame finale, avrà il titolo «Grand Ecole» riconosciuto dal ministero dell'Educazione francése. Se ha scelto la Germania, otterrà anche il diploma universitario tedesco «Diplom Kaufmann/Kauffrau». «Con l'unione europea i titoli avranno valore in tutti i Paesi della .Cee ma da un punto di vista lavorativo - spiega Ciravegna - valgono molto già adesso. Un'apertura mentale e professionale di tipo internazionale è alla, base ormai di ogni preparazione: io credo che sia questa la direzione giusta da prendere, come università». e Ciravegna Per quest'anno i posti sono otto. La Cassa di Risparmio e la Banca San Paolo hanno messo a disposizione degli studenti borse di studio per pagare la permanenza all'estero dei giovani. Il termine per fare la richiesta alla presidenza della facoltà è il 10 giugno. «In futuro - spiega Ciravegna speriamo di ampliare questo rapporto. All'estero c'è più considerazione per noi di quanta normalmente si creda. Può darsi che l'Eap apra anche in Italia, così come ha fatto per Inghilterra, Spagna e Germania, uno dei suoi corsi: in questo modo sarà favorito lo scambio, sia di studenti sia di professori. Se lo farà, perché non potrebbe essere proprio a Torino?». Cristina Caccia Il preside Daniele Ciravegna

Persone citate: Ciravegna, Cristina Caccia, Daniele Ciravegna, Kaufmann