Le condizioni del pds per entrare in giunta

Marito e moglie sequestrati Agguato in via Madama Cristina: la coppia sorpresa al rientro da due rapinatori Marito e moglie sequestrati / rapinatori volevano salire per svuotare l'alloggio Passa una volante, gli agenti fanno scattare le manette Era notte, stavano rincasando, li hanno aggrediti in via Madama Cristina, mentre scendevano dall'auto. Due i banditi, le pistole in pugno, passamontagna scurì. Uno li ha sequestrati sulla vettura, si è fatto consegnare collane, orecchini. Poi volevano salire in casa, per svuotare l'alloggio. E' passata la volante del commissariato di zona, i due sono stati arrestati: pregiudicati, usciti da poco dal carcere. Ora Romano Impero Bertela, 56 anni appena compiuti, e la moglie Maria Ida, 53 anni, ammettono: «Abbiamo avuto paura». Lui ha lavorato per anni per lo studio Testa; poi si è messo in proprio, sempre pubblicità. E, racconta la moglie, il suo nome è legato a parole e musiche rese famose dai Caroselli della tv negli Anni Settanta: «Vi ricordate l'Olandesina della Mira Lanza? E le note del Gigante della Ferrerò? Sono del mio Romano». I coniugi Beitela abitano in via Madama Cristina 93. «L'altra sera abbiamo cenato fuori Torino. Poi siamo andati in un circolo, in via Bidone. Un po' di musica, quattro chiacchiere. All'una siamo tornati a casa». Un amico, Ermanno Capelli, 50 anni, li ha accompagnati in auto; anche lui è musicista, ha scritto testi per Reitano e Mina. Ancora Maria Ida Beitela: «Pochi minuti, eravamo sotto casa. Da tempo nella zona ci sono aggressioni o rapine. Quando è tardi si fa sempre più attenzione. Ho visto un giovane entrare nel portone, ho avuto paura. Sono scesi mio marito e il Capelli, e sono stati affrontati dai banditi». Erano due, passamontagna e grosse pistole, una 38 e una 44 Magnum. Uno dei malviventi ha portato per le scale Capelli, l'altro è tornato in auto, sequestrando i coniugi: «Voglio preziosi e soldi». In quel momento stava arrivando la volante del commissa¬ riato Nizza. Raccontano gli agenti: «Abbiamo visto quell'auto, le luci accese, tre persone a bordo, una col passamontagna». Gli agenti sono scesi, le mitraghette in pugno. Così sono stati arrestati Raffaele Gammino, foggiano di Stornello, 44 anni, uscito un anno fa dal carcere, e nell'androne di casa Pasquale Molino, 38 anni, di Potenza, scarcerato lo scorso mese. Gammino negli Anni Settanta era nome di rispetto nella mala torinese: assaltava oreficerie, era anche riuscito ad evadere dal carcere di Cuneo e dalle Nuove. Molino nel marzo del 1990, durante una rapina in un bar di piazza Rivoli, sparò due colpi e ferì un cliente. Al dottor Andrea Ninetti che dirige il commissariato. Nizza hanno detto: «Avevamo bisogno di soldi». Gammino ha mormorato: «Spesso dormo sotto i ponti». E per vivere faceva rapine per strada. [e. mas.] I malviventi erano da poco usciti dal carcere Raffaele Gammino (a fianco) foggiano, era stato scarcerato nel '91 Pasquale Molino (sotto) lo scorso mese

Luoghi citati: Nizza, Potenza, Torino