L'angelo dell'Apocalisse nelle note di Messiaen di P. Gal

L'angelo dell'Apocalisse nelle note di Messiaen Concerto dell'Unione Musicale al Piccolo Regio L'angelo dell'Apocalisse nelle note di Messiaen TORINO. Eccellente esecuzione di Giuliano Carmignola (violino), Mario Brunello (violoncello), Dante Milozzi (flauto), Michele Carulli (clarinetto) Andrea Lucchesi™ (pianoforte): diversamente assortiti, hanno presentato al Piccolo Regio le «Chanson madécasses» di Ravel, «Cinque melodie» di Paure e il famoso «Quatuor pour la fin di Temps per clarinetto, violino, violoncello e pianoforte di Messiaen. Eseguito per la prima volta durante la guerra in un campo di concentramento tedesco dinanzi a cinquemila internati tra cui lp stesso autore che sedeva al pianoforte, evoca l'angelo dell'Apocalisse che annuncia la fine del Tempo, dischiudendo al credente la visione dell'eternità e dell'immortalità di Gesù. Il titolo del primo movimento, «Liturgia di cristallo», fissa la trasparenza in cui si svolgono le visioni dell'Apocalisse: catastrofi ed estasi, crolli improvvisi, appelli, pre¬ ghiere ultimissime come quelle affidate al violino ed al violoncello sui tocchi discreti del pianoforte. Gli strumentisti invitati dall'Unione Musicale hanno reso al meglio la tensione che anima le nitide nervature del quartetto, toccando il culmine nel duo di violoncello e pianoforte del quinto movimento: interpretazione tanto intensa quanto sobria, in grado di prosciugare quasi completamente il sentimentalismo che occasionalmente si affaccia nelle pieghe della partitura. Nella prima parte il soprano Liliana Oliveri aveva eseguito con dedizione ma con qualche errore di pronuncia francese, «Cinque melodie» di Fauré su testo di Verlaine, indi le meravigliose «Chanson madécasses» di Ravel dove il clima esotico è reso in senso genialmente libero, senza alcun riferimento diretto al cosiddetto color locale, [p. gal]

Luoghi citati: Fauré, Torino