Per capire il «caso Ustica» arriva un video a puntate

Per capire il «caso Ustica» arriva un video a puntate Pronta la cassetta del film «Muro di gomma», diretto da Marco Risi, sulla tragedia del DC9 precipitato dodici anni fa Per capire il «caso Ustica» arriva un video a puntate Ci sarà anche un'intervista al giornalista Purgatori, periodicamente aggiornata ROMA. Il film di Marco Risi «Muro di gomma» è un film speciale. Speciale perché racconta l'indagine sulla strage di Ustica su cui sta tuttora lavorando per una nuova istruttoria il giudice Rosario Priore e su cui il Parlamento deve ancora discutere la relazione della Commissione stragi passata all'unanimità. Speciale perché, come nella tragedia del Dc9 precipitato in mare la sera del 27 giugno '80, oggetto del racconto non sono i fatti ma la vergognosa barriera di silenzio, menzogne, negazioni alzata in questi dodici anni dalle nostre autorità militari e politiche. Speciale perché la sua uscita nelle sale, subito dopo la presentazione al festival di Venezia dell'anno scorso, suscitò forte emozione nel pubblico che usciva dalla sala sconvolto, inquieto, perfino in lacrime, come se solo il film col suo racconto concluso lo avesse co¬ stretto ad aprire gli occhi su quest'ennesima strage impunita. Speciale perché se gli ottantuno morti di Ustica non sono stati dimenticati molto si deve all'attenzione con cui la stampa ha continuato a indagare, incalzare, protestare di fronte alle false versioni che più volte sono state fornite; perché l'associazione dei parenti delle vittime animata da Daria Bonfietti, sorella di uno dei morti, non ha mai smesso un momento di mantenerne vivo il ricordo; perché pubblicamente uomini politici, ministri e perfino Francesco Cossiga, allora presidente della Repubblica, si sono impegnati a chiarirne il mistero. Per tutte queste ragioni la Rcs ha preso una iniziativa anomala: in occasione dell'uscita sul mercato del noleggio del film «Muro di gomma» ha deciso di inserire nella cassetta una lunga intervista ad Andrea Purgatori per fare il punto sulla situazione delle indagini. Non solo, ma di aggiornare quest'intervista a settembre, quando la cassetta del film sarà messa in vendita, e farlo poi periodicamente, fino a quando la parola fine non potrà essere apposta su questa lunghissima inchiesta. A presentare l'iniziativa sono arrivati Daria Bonfietti che ha raccomandato di mantenere il massimo livello di vigilanza su questa vicenda specialmente oggi che si deve varare il governo, Marco Risi che ha spiegato di non credere a un cinema di solo impegno politico perché la sua trasformazione in un genere potrebbe ammorbidirne l'impatto, Andrea Purgatori, il giornalista del Corriere della Sera che ha collaborato con Rulli e Petraglia alla scrittura del film e che ha seguito, come molti colleghi, il caso del Dc9. A lui, come nella cassetta, è toccato riassumere-la situa¬ zione. Ha detto: «Il giudice Priore sulla strage di Ustica sostiene che si sta giocando una partita a poker tra Itali*. Francia, Usa e Libia. Sono ù'aaoordo. Un vero e proprio atto di guerra internazionale s'è svolto nei nostri cieli quella nòtte di fine giugno. Venirne a capo non è facile ma qualcosa in questi ultimi mesi s'è mosso. Sono stati incriminati tredici alti ufficiali e per quattro di loro c'è stata l'accusa di alto tradimento. Gli americani hanno ammesso che alcuni loro aerei non da guerra s'erano alzati in volo quella sera. E' stato ritrovato il serbatoio di un altro aereo, nel mare dove giacevano i resti del Dc9. Se vogliamo dar prova di non essere quel Paesaccio che sembriamo dovremo arrivare ad accertare cosa successe esattamente il 27 giugno di dodici anni fa. Non credo ci riusciremo, ma voglio continuare a sperare». [si. ro.) Il regista Marco Risi

Luoghi citati: Francia, Libia, Roma, Usa, Ustica, Venezia