Il sindaco delle Tremiti adesso rischia il posto di Anna Langone

Il sindaco delle Tremiti adesso rischia il posto Per la richiesta di annessione alla Libia Il sindaco delle Tremiti adesso rischia il posto Dura minaccia del ministro Scotti «Pronto a sciogliere il Consiglio» l-OGGIA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il sindaco delle Tremiti rischia la poltrona. Al ministro dell'Interno Scotti non è proprio piaciuta la proposta del primo cittadino delle isole pugliesi: «Lo Stato ci ignora, andiamo con Gheddafi». Il numero uno del Viminale ha chiamato il prefetto di Foggia è ha dato disposizioni precise. Innanzittutto diffidare il sindaco de Giuseppe Calabrese dal convocare il consiglio comunale per discutere l'annessione alla Libia. Poi, se la protesta non rientra, assumere ogni provvedimento di rigore previsto dalla legge: «Dalla sospensione del sindaco dalle sue funzioni di pubblico ufficiale fino alla rimozione dello stesso e allo scioglimento del consiglio comunale». Insomma, Scotti, ha deciso di usare il «pugno di ferro». E forse la sua reazione ha già sortito qualche effetto. «Il mio è stato un Sos, il grido d'allarme disperato di una persona che ama la propria terra e che non vuole vederne la fine - ha detto il sindaco Calabrese -. L'esiguo bilancio delle Tremiti, circa 600 milioni, serve appena a pagare i dipendenti. Invece, sono necessarie leggi e finanziamenti speciali: sulle isole occorre costruire strade e fogne. Ed è indispensabile affrontare il problema dello smaltimento dei rifiuti». Quasi una correzione di tiro, confermata da quest'altro passo di una dichiarazione all'Ansa: «Il consiglio comunale delle Tremiti non discuterà la proposta di annessione alla Libia non essendo neanche abilitato a farlo, ma l'assemblea sarà convocata lo stesso nella prossima settimana per valutare la situazione». Un Sos, quello di Calabrese, che, peraltro, qualcuno ha raccolto, anche nella Roma dei politici. «Una legislazione speciale per le isole Tremiti, con sgravi fiscali e di altro genere» è la proposta lanciata dal presidente del psdi, Antonio Cariglia. Alle Tremiti, intanto, operatori turistici, albergatori e gestori di campeggi che si vedono passare sotto il naso migliaia di turisti pendolari, sono tutti con il sindaco. Gino Napolitano, dell'hotel Gabbiano, se la prende con i barcaioli, che sono gli unici a guadagnarci dal pendolarismo, mentre i problemi delle isole vengono acuiti dal turismo di massa. Così è per l'immondizia (ora non più trasportabile sulla terraferma per il divieto imposto dalla legge), per le fogne e per le strade. Ma le Tremiti sono prive anche di bagni pubblici e di un porto. «Il sindaco Calabrese spara nel mucchio - è invece il parere del presidente della Regione Puglia, Michele Bellomo -. C'è un lungo elenco di interventi da noi compiuti sulle isole». Anna Langone

Persone citate: Antonio Cariglia, Calabrese, Gheddafi, Gino Napolitano, Giuseppe Calabrese, Michele Bellomo

Luoghi citati: Foggia, Isole Tremiti, Libia, Puglia