Adriatico, la Marina in prima linea

Adriatico, la Marina in prima linea Adriatico, la Marina in prima linea Vertice a Roma sugli scenari militari della crisi ROMA. Mentre le nazioni europee si stanno interrogando sulla opportunità di inviare navi o aerei per far rispettare l'embargo contro la Serbia, la tregua concordata con la mediazione delle Nazioni Unite, entrata in vigore alle 18 dell'altro ieri, è fallita come le precedenti. Al momento, l'ipotesi più accreditata sembra essere quella di dislocare davanti le coste dell'ex Jugoslavia delle unità navali che impediscano alle fazioni in lotta il bombardamento delle città rivierasche. Nel caso di una decisione in questo senso da parte dei ministri degli Esteri dell'Ueo, anche la Marina militare italiana potrebbe essere coinvolta nell'ope-^ razione, comunque solo dietro la richiesta da parte del Consiglio di sicurezza. L'ultima parola, sulla decisione di partecipare o meno ad una risoluzione internazionale spetta al Governo italiano. Il ministro della Difesa, Virginio Rognoni, ha presieduto ieri una riunione dei vertici militari dedicata all'esame della situazione nei Balcani. Lo ha reso noto il ministero della Difesa. Nel corso della riunione, si legge in un comunicato, «sono state in particolare valutate le possibili implicazioni per le nostre forze armate derivanti dall'applicazione della Risoluzione 757. Sono state esaminate - conclude il comunicato della Difesa - le azioni di sostegno alle misure adottate dalle Nazioni Unite che potrebbero essere prese nell'ambito della concertazione internazionale, in specie di quella Europea, attraverso la Ueo». «Per far rispettare l'embargo ha detto un alto ufficiale della Marina militare - non servirebbe un grande spiegamento di. forze, sarebbe sufficiente controllare il braccio di mare del Canale d'Otranto, uno specchio d'acqua di circa 60 miglia, Per questo tipo di pattugliamento - ha aggiunto basterebbe una sola fregata, della classe Maestrale o Lupo». Questo di tipo di fregate sono di progettazione e costruzione totalmente italiana. Le Lupo, unità polivalenti destinate ad as¬ solvere compiti di protezione antisommergibile ed antinave. Hanno un dislocamento di 2.208 tonnellate, una lunghezza di 113 metri imbarcano circa 195 uomini tra marinai, ufficiali e sottufficiali. Le fregate della classe Maestrale, ricalcano la fisionomia generale delle Lupo, ma, rispetto a queste hanno un dislocamento maggiore di circa 500 tonnellate e un armamento più sofisticato e potente. La loro lunghezza è di 123 metri, raggiungono una velocità di 32 nodi e dispongono di un equipaggio di 220 uomini. . Dell'opportunità di avere una forza navale che controlli le città rivierasche dell'ex Jugoslavia ha parlato anche il nuovo ambasciatore bosniaco presso le Nazioni Unite, Mohamed Sacirbey, il quale ha dichiarato che il suo governo è favorevole alle consultazioni (informali) del Cosiglio di sicurezza dell'Orni che avrebbe anche intenzione di chiudere lo spazio aereo della Bosnia-Erzegovina, oltre che al controllo dell'Adriatico, al fine di prevenire altri attacchi aerei. [Agi]

Persone citate: Adriatico, Mohamed Sacirbey, Virginio Rognoni

Luoghi citati: Bosnia-erzegovina, Jugoslavia, Otranto, Roma, Serbia