«Caro La Malfa, a Roma non vengo» di R. M.

«Caro La Malfa, a Roma non vengo» «Caro La Malfa, a Roma non vengo» Borghini: per la nuova giunta punto sugli esterni MILANO. Nessun incontro fra Piero •• Borghini e vG-ipr-gio- La Malfa. Il sindaco di Milano oggi non vola a Roma per incontrare il segretario del pri. Motivo? Un incidente in apparenza diplomatico, e in realtà tutto politico, che va ad aggiungersi alle difficoltà di una «giunta di responsabilità civica» dall'incerta data di nascita. La Malfa, con una nota da Roma, aveva fatto sapere di esser ben disponibile ad un incontro con Borghini, ma «lo ha anche lealmente informato di ritenere estremamente improbabile» un appoggio dei repubblicani milanesi al tentativo di Borghini. Ieri, sempre con nota alle agenzie di stampa, la replica di Borghini: «Avevo chiesto un incontro con La Malfa, in quanto deputato autorevole di Milano, per parlare dei gravi problemi politici, istituzionali ed ora an¬ che economici della città e della mia»prQppsta di giunta;, per pò» terli affrontare in modo nuovo, fuori dalle logiche di un sistema dei partiti in crisi. Ho appreso però da una nota che l'incontro mi è stato concesso unicamente per cortesia e nella sincera convinzione della sua inutilità. Poiché penso che il tempo sia prezioso per tutti ritengo sufficiente far avere all'on. La Malfa copia del mio programma-appello per il quale ha comunque dimostrato interesse. Ed anche solo per questo gli sono grato». La copia per La Malfa verrà inviata oggi alla sede milanese del pri. Altre copie sono state recapitate ai tecnici che hanno dichiarato la loro disponibilità ad aiutare Borghini nel varo di una nuova giunta, ad evitare il commissariamento e le elezioni anticipate: si tratta dell'ex vice-presidente della Confindu- stria Guido Artom', dell'imprenditore. -Luca Belti-ami Gadola, dell'economista Marco Vitale. Da stasera Borghini si attende risposte ufficiali da costoro. Ma anche dai partiti, in particolare dal pri: perché la polemica con La Malfa mette in qualche difficoltà i repubblicani milanesi. Il pri, a Milano, ha una «forte tradizione di governo». Finora la linea dell'Edera a Palazzo Marino è stata quella del vicesegretario nazionale Antonio del Pennino, che però è «a disposizione del partito», dopo la richiesta di autorizzazione a procedere inviata alla Camera dal giudice Antonio Di Pietro. La delegazione consiliare di Milano e in particolare Franco De Angelis, primo dei non eletti a Montecitorio (La Malfa aveva promesso che avrebbe optato per altri collegi elettorali, ma poi ha cambiato idea), guarda¬ no al tentativo di Borghini con interesse. La Malfa ; da-Roma, non sembra dello stesso parere. A parole Borghini ha la solidarietà di psi, de, pli. Nei fatti, ogni giorno, si hanno dichiarazioni contraddittorie: «C'è ancora troppa confusione» commenta il de Andrea Borruso. Domani si riuniscono i consiglieri pds: dovranno decidere se schierarsi per le elezioni anticipate o nuove alleanze. «Ma, se entrano pds o verdi, usciamo noi», già dice il liberale Tito di Maggio. Il 10 luglio, data dell'ultimatum «o sindaco o elezioni», è sempre più vicino. Entro fine giugno, se non avverrà il miracolo di una nuova giunta, il bilancio dovrà essere approvato da un commissario ad acta. E, tra giudici e il fantasma di un commissario, a Palazzo Marino continua a tirare una brutta aria. . [r. m.]

Luoghi citati: Milano, Roma