Marcello si dimette da Casanova

Marcello si dimette da Casanova L'attore, in Israele per insegnare recitazione, confessa: è la stampa che mi vuole latin lover Marcello si dimette da Casanova Mastroianni: sono un pessimo amante Lui ce la metteva tutta. Impeto, passione, esperienza, fantasia, come da copione. Eppure, mai un applauso. Sarà perché il pubblico era scarso, sarà perché si accorgeva che era una recita, ma i suoi sforzi sono sempre stati accompagnati da un imbarazzante silenzio che sapeva di stroncatura. Lo confessa, sulle colonne del giornale israeliano «Yediot Ahranot», l'ultimo presunto latin-lover, Marcello Mastroianni. Usa parole dolenti e autoironiche: «Non ricordo che una donna mi abbia mai interrotto per applaudirmi mentre facevamo l'amore». E poi, sconsolato, scrollando le spalle che l'impietoso cronista definisce «un po' cadenti», aggiunge: «Non sono mai stato un grande amante nel cinema e nella vita. Il mito di Casanova mi è stato creato intorno dalla stampa». Sarà per consolarsi della scarsa qualità delle prestazioni che Mastroianni ha puntato forte sulla quantità. Millequattro amori si attribuiva, tra il serio e il faceto, in un'intervista concessa a Ore- ste del Buono nel 1984. Trascorsi altri otto anni, se ha progredito con quel ritmo saremo intorno ai milleduecento. Prede accertate (in ordine di apparizione): la moglie Flora Carabella, sposata nel 1950 (di cui, con ineguagliabile coerenza, disse: «Non divorzierò mai da lei, se non credo al matrimonio, come posso credere nel divorzio?»), Catherine Deneuve, che gli ha dato una figlia, Faye Dunaway (conosciuta sul set del profetico «Gli amanti»), la regista Anna Maria Tato (che lo portò sul sentiero dell'impegno a sinistra), la tedesca Hanna Schygulla, la svizzera Marthe Keller. Prede at¬ tribuite (e mai smentite): Anita Ekberg, Anouk Aimée, Claudia Cardinale, Silvana Pampanini, Jeanne Moreau. Eccezioni alla regola: Brigitte Bardot, che ebbe a fianco nel '61, solo per dirne: «E' una ragazzina, graziosa certo, ma non mi svenerò quando avremo finito di lavorare assieme» e Sophia Loren, la sua preferita, ma di cui dovette ammettere a malincuore: «Ho sognato che ero a letto con lei e Carlo Ponti e lei mi mostrava con orgoglio gli orecchini avuti in dono dal marito. Oramai non la vedo neppure più come una donna». Un mega harem per uno che oggi, nel rassegnare le dimissioni irrevocabili dal ruolo di Casanova, assicura che avrebbero potuto licenziarlo prima per scarso rendimento? A sentir lui è proprio così. Arrivato in Israele per tenere lezioni di recitazione agli studenti di Tel Aviv, Mastroianni impartisce subito un'altra lezione di coerenza. «Non sono in grado di insegnare recitazione - dice nell'intervista al giornale locale -. L'unica cosa che dirò è che auguro loro la fortuna che ho avuto io a inizio carriera. E che fumino, siano gentili coi genitori e facciano l'amore». Ma non si era appena considerato un amante da sei meno, indegno di insegnare sesso a chiunque? Sorge allora il sospetto che dietro l'apparente incoerenza del sessantanovenne più amato dalle italiane ci sia una precisa strategia: giocare al ribasso per portarsi via il piatto, facendo perno sulla curiosità femminile che induce a provare per credere e sul lato materno che porta a prendersi cura dei casi difficili. Scorrendo le interviste d'archivio del bel Marcello il sospetto prende corpo. La sua modestia riguardo alle prestazioni sessuali è un tormentone e ad ogni intervista sul tema segue puntuale una nuova e prestigiosa conquista. Anni 60: titolone di Oggi «Mi arrabbio se mi dicono che sono un Dongiovanni», frase saliente: «quando cammino per la strada penso che la gente borbotta: "Ma che razza di amante sei con quella faccia" e in effetti..». Di lì a poco scatta l'operazione Deneuve. Anni-70: a tutta pagina su Gente «Mastroianni: lacrima-story», dichiarazione-bomba: «Come amatore sono sempre stato una frana. Quando uno dei miei amori va in fumo i miei amici dicono: "Chissà quanto s'è annoiata quella donna appresso a Marcello"». Sono le avvisaglie della missione Dunaway. Anni 80: sette pagine su Amica col titolo «Che noia le donne», testamento spirituale: «Le donne d'oggi mi fanno paura, sto bene solo coi miei amici maschi». La trappola sta per scattare attorno a Marthe Keller. Anni 90: da Israele Mastroianni intona il vecchio ritornello. Chi sarà la prossima? Gabriele Romagnoli «Nessuna donna mi ha mai interrotto per applaudirmi mentre stavamo facendo l'amore» A destra Mastroianni con Catherine Deneuve, al .centro l'attrice americana Faye Dunaway A destra l'attore con la moglie Flora Carabella e mentre bacia Anita Ekberg, sua partner nella «Dolce vita» di Federico Fellini

Luoghi citati: Israele, Tel Aviv