La Stampa - Consultazione Archivio

Preso il playboy della 'ndrangheta Gioia Tauro, Mammoliti accusato di racket Preso il playboy della 'ndrangheta GIOIA TAURO NOSTRO SERVIZIO Ormai lontani i tempi in cui, pasteggiando a champagne e frequentando belle donne, si era conquistato il soprannome di «Playboy» e in cui veniva sospettato d'essere il cervello del sequestro di Paul Getty III, Saro Mammoliti, 50 anni, vecchia «primula rossa» calabrese era ora considerato tra i numeri uno della 'ndrangheta. E' stato arrestato all'alba di ieri, nella sua Castellace, la frazione di Oppido Mamertina da sempre il suo regno e che tante volte lo ha nascosto negli anni della latitanza. Per lui e per le altre quattro persone che lo hanno seguito in carcere (tra loro anche la moglie, Maria Caterina Nava, 31 anni, che aveva sposato da latitante in paese) le accuse sono di associazione per delinquere ed estorsione continuata. La sua cosca agiva tra Oppido Mamertina e Varapodio ed i suoi soldati erano ingaggiati nell'ambito delle famiglie Mammoliti, Rugolo e Tallarita. La tattica era la più tradizionale, le minacce seguite dalle intimidazioni. , il disegno mirava ad impadronirsi di quanti più terreni (soprattutto uliveti ed agrumeti, tra i migliori della Calabria) possibile, per ottenere da essi un duplice guadagno, quello legato alla produzione agricola e l'altro legato ai contributi. Per ciascun ettaro la cosca intascava, annualmente, 22 milioni. Basta moltiplicare questa somma per le centinaia di ettari che il «clan» si era accaparrato ed il quadro è abbastanza esauriente. Tutto è nato qualche anno fa, partendo da un nucleo di terreni di proprietà di affiliati o loro prestanomi. Alla cosca è bastato guardarsi un po' in giro, identificare i proprietari dei terreni confinanti e cominciare una campagna di intimidazioni preventive, seguite dalla visita di un «messaggero» che consigliava al proprietario o all'imprenditore agricolo di ingaggiare un guardiano fidato. Quest'ultimo, dopo qualche tempo, faceva pesare la sua protezione, prima accampando il diritto di gestire l'azienda, poi chiedendo di acquistarla a prezzi stracciati, [d. m.]