Achille nel mirino di «Cuore» di Guido TibergaMichele Serra

Achille nel mirino di «Cuore» Il settimanale di Michele Serra attacca il leader del pds Achille nel mirino di «Cuore» Cannonate di ironia contro la Quercia IL. CASO E SINISTRA ROMA. «La svolta, il nuovo ballo che fa impazzire gli italiani. Tutti i venerdì al dancing Bolognina». «Il pds sotto cheque: triplicati gli iscritti nella cellula di San Vittore». Ancora punture sul tallone di Achille Occhetto. Prima il polemico messaggio d'addio di Renzo Foa, che lascia la direzione dell' Unità sparando a zero sulla svolta incompiuta del pds. Poi la lite di Samarcanda, con Michele Santoro che - davanti alla base del pds che protesta contro i funzionari della mazzetta - chiede informazioni fiscali sulla barca di Occhetto. Adesso un'altra fetta dell'ex popolo comunista si ribella a quello che una volta era il partito con la P maiuscola e ora sembra diventato una croce rossa su cui sparare a piacere. L'ultimo «tradimento» è in edicola da ierì-JCuore, già supplemento dell'Unità, da un anno e mezzo testata indipendente. Satira a tutto tondo, senza riguardi per nessuno, nemmeno per gli ex compagni di strada. Titolone alla Jovanotti: «Uno due tre, casino!». Fotona di copertina: un Occhetto vestito da Raul Casadei imbraccia con l'aria perplessa una chitarra elettrica. Didascalia: «Achille e gli allegri funzionari». L'articolo di testa, di Michele Serra, scherza sulla «seconda svolta» annunciata dal segretario per cancellare anche il vecchio apparato del partito: «Lunedì alla Venezianina - attacca il direttore di Cuore - davanti a duecento anziani gondolieri di base, Occhetto ammette che la svolta di due giorni prima tarda a realizzarsi e annuncia una terza svolta. Prevede lo scioglimento del partito, l'estinzione dello Stato e la promozione di D'Alema a responsabile dei problemi della pesca». La fantacronaca procede con una «svolta» per ogni giorno della set¬ timana, in posti sempre diversi (la Firenzina, la Milanina, la Napolina...), davanti a un pubblico sempre più ridotto, con contenuti sempre più astrusi, fino alla «decima, definitiva svolta», all'insegna del «finché c'è la salute c'è tutto...». La copertina sul leader del Bottegone ricorda da vicino una pietra miliare della satira di sinistra: la copertina di Tango dell'I 1 agosto 1986, quando l'allora supplemento dell'Unità mise alla berlina Alessandro Natta, ritratto nudo, tremante e in ginocchio. Il paragone, però, non piace alla truppa di Serra, che' pure in gran parte ha lavorato sotto le due bandiere. «Tango era un foglio di satira che prendeva di mira esclusivamente il pei - spiega Piergiorgio Paterlini, uno degli autori di Cuore -. Il nostro è un giornale di sinistra che attacca tutti: la de, il psi e, quando l'attualità stuzzica la nostra sensibilità, anche il pds. Per noi questa è una copertina come tutte le altre». Niente polemica, dunque? A Cuore negano, ma un'ultima frecciatina non riescono a risparmiarsela. «Il fotomontaggio di copertina? - chiude Paterlini -. E chi ha detto che sia un montaggio?» Reazioni? Solo il silenzio. A Botteghe Oscure non c'è anima, sono tutti alla Camera per l'elezione del presidente. E a Montecitorio nessuno ha qualcosa da dire. E pensare che il «Nattango» dell'86 aveva sollevato un vespaio, dentro e fuori il partito. Altri tempi. Ieri, gli unici a protestare con quelli di Cuore, sono stati i giornalisti di Moda e di King, i mensili della Eri che da settimane chiedono un direttore non lottizzato. La notizia del loro sciopero è finita nella rubrica E chi se ne frega. «Ma noi andiamo ■ avanti - annuncia una nota dei redattori - con buona pace del menefreghismo di sinistra». Guido Tiberga Achille Occhetto sulla copertina dell'ultimo numero di «Cuore» Il settimanale di satira diretto da Michele Serra

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