Domodossola in stato d'assedio di P. Ben.

Domodossola in stato d'assedio Domodossola in stato d'assedio Operazione all'alba con elicotteri e cani-poliziotto Elicotteri che volteggiavano a bassa quota su Domodossola e la Valle del Toce, lunghi cortei di camionette della polizia fin da venerdì notte, squadre di agenti con i cani nella campagna e nelle borgate alpine. L'operazione scattata sabato e conclusasi ieri è la più massiccia e spettacolare che si ricordi nella zona: fin dalle prime ore dell'alba le forze dell'ordine hanno stretto in una sorta di stato d'assedio la Vaici'Ossola nel giorno di mercato settimanale, quando nel capoluogo giungono migliaia di persone, dalla Svizzera e dai centri minori. Tra gli abitanti di Domodossola, con il passare delle ore, è cresciuta la curiosità per il blitz della Criminalpol. A molti, tra la gente che girava in mezzo alle bancarelle, tornavano alla mente i misteriosi attentati incendiari degli ultimi anni nei cantieri edili, i cui autori non sono mai stati identificati, e gli ingenti sequestri di droga sui treni internazionali che attraversano il Sempione. Le prime avvisaglie della maxiretata si erano già avute nella serata di venerdì, con l'arrivo nell'Alto Novarese di una lunga colonna di automezzi e camionette della polizia. Alcuni automobilisti, incuriositi, hanno telefonato ai giornali per sapere se fosse accaduto qualcosa di grave. Sabato mattina, poco dopo l'alba, due elicotteri della polizia hanno sorvolato i tetti delle case di Verbania. I velivoli, diretti nell'Ossola, si erano fermati sul Lago Maggiore per rifornirsi di carburante. Già nelle precedenti settimane era stato notato un inconsueto dispiegamento di forze di polizia in prossimità del confine svizzero di Iselle. Si era parlato di normali servizi di controllo, ma non è escluso che si trattasse dei preparativi per il blitz. Le persone arrestate o sottoposte a controlli che via via arrivavano al commissariato di via BonomeUi, a pochi metri dalla stazione ferroviaria internazionale, sono così passate tra la folla, tenuta opportunamente a distanza da un efficace servizio d'ordine. Tutti hanno potuto vedere in faccia molti dei fermati, restando sopresi nel vedere tra loro alcuni noti gestori di locali pubblici o attività commerciali. Come il pizzaiolo Pietro Romeo; Francesco Nucera, ristoratore a Craveggia, in vai Vigezzo; Domenico Romeo, meglio noto come «Mimmo», titolare di un autosalone a Piedimulera, all'uscita della superstrada del Sempione, e l'assicuratore Francesco Lombardo. La Criminalpol era impegnata nell'Ossola da circa due anni. Le prime indagini avevano subito messo in evidenza che piccoli nuclei della malavita locale operavano attraverso il confine per traffici di droga e armi. Ora sono confermati i loro collegamenti con la criminalità organizzata, [p. ben.]

Persone citate: Domenico Romeo, Francesco Lombardo, Francesco Nucera, Pietro Romeo, Toce

Luoghi citati: Alto Novarese, Craveggia, Domodossola, Ossola, Piedimulera, Svizzera, Verbania