«Limitare le nascite non è vera ecologia»

«Limitare le nascite non è vera ecologia»Il Papa sulla Conferenza dell'Ambiente «Limitare le nascite non è vera ecologia» CITTA' DEL VATICANO. «Pregate per Rio!» ha esortato ieri il Papa all'Angelus, riferendosi non alla città carioca quanto alla Conferenza sull'Ambiente e l'Ecologia che si apre mercoledì. Giovanni Paolo II ha ricordato «l'importante assise internazionale», che avrà «lo scopo di esaminare in profondità il rapporto tra la protezione dell'ambiente e lo sviluppo dei popoli. Si tratta di problemi - ha aggiunto il Pontefice - che hanno alla loro radice una profonda dimensione etica e che coinvolgono, quindi, la persona umana, centro della creazione, con i diritti di libertà che scaturiscono dalla sua dignità di immagine di Dio e con i doveri che ogni uomo ha nei confronti delle generazioni future». L'appello di papa Wojtyla si rivolge agli «alti rappresentanti delle nazioni del mondo», invitati a essere «lungimiranti», e capaci di orientare «l'umanità lungo strade di solidarietà tra gli uomini e di responsabilità nel comune impegno di protezione della terra che ci ha dato». Per una lettura «in chiaro» delle parole del Pontefice è necessario rifarsi a un documento - una nota ufficiale vaticana inviata a tutti i governi del mondo - reso pubblico ieri. La Santa Sede «è particolarmente preoccupata delle strategie che vedono nel declino della popolazione il fattore primario nel superamento dei problemi ecologici», e si oppone alle politiche «che in ogni modo tentano di limitare la libertà della coppia nel decidere l'ampiezza della famiglia». Il Vaticano rifiuta l'uso di contraccezione e sterilizzazione, e dichiara che «l'aborto non dovrebbe essere promosso come metodo di pianificazione familiare». Da quando con «Humanae Vitae» Paolo VI reiterò la condanna dei sistemi contraccettivi, la bandiera della Santa Sede in questo campo si chiama «paternità e maternità responsabile», vale a dire l'utilizzazione dei sistemi naturali di calcolo della fecondità. Un'iniziativa sicuramente interessante, ma del cui successo in condizioni di vita e di cultura disastrose è possibile dubitare. Ma «la crisi ecologica è essenzialmente morale» ribadisce la nota vaticana, puntando giustamente il dito sugli scem¬ pi ecologici compiuti nel Nord del mondo, e rifiutando però d'altro canto di accettare l'idea che anche la sovrappopolazione costituisca un problema gigantesco. «La crescita demografica in sé e per sé - afferma il documento - è raramente la causa primaria dei problemi ambientali. I programmi per ridurre la popolazione, diretti e finanziati dalle nazioni sviluppate del Nord, diventano facilmente una sostituzione della giustizia e dello sviluppo». Non solo: «Campagne sistematiche contro la nascita, dirette a popolazioni più povere, possono - secondo la Santa Sede - perfino condurre ad una tendenza verso una forma di razzismo». Questa posizione è stata criticata dal capo della Chiesa anglicana, l'arcivescovo di Canterbury George Carey, che ha rivolto un appello al Pontefice perché modifichi la legge ecclesiastica sulla contraccezione. Marco Tosarti

Persone citate: George Carey, Giovanni Paolo Ii, Paolo Vi, Wojtyla

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano