VOTO FALCONE

VOTO FALCONE VOTO FALCONE Uultima scheda del nostro referendum Sabato prossimo la classifica finale FALCONE, «specie estinta ma molto, molto coraggiosa»; Giustizia, «la vera giustizia non ha nulla a che fare con il togliere la vita a un uomo»: sono le due parole, l'amata e l'odiata, di una studentessa ventiduenne, Silvia Borgiattino. La sua scheda per il referendum di Tuttolibrì ci è arrivata in redazione lunedì, mentre sulle prime pagine dei1 giornali campeggiavano parole pesanti, parole dure, di indignazione e dolore, per il delitto mafioso di Palermo: come quelle singhiozzate dalla vedova dell'agente Schifani. Al di là di ogni retorica, un gioco, nato senza intenzioni sociologiche né tantomeno politiche, è servito anche a manifestare parole da non disperdere. nel logorio dei luoghi comuni, delle frasi fatte. E' vero, in questi momenti le parole possono sembrare «gusci vuoti», ma restano anche le uniche «pietre» della coscienza democratica. «Amo PERTINACIA - ci ha scritto ad esempio Carla Cerati, fotografa e narratrice - perché è il modo positivo per definire l'ostinazione la cocciutaggine. Odio ESUBERI, per definire le persone di cui ci si vuol liberare, la detesto come tutte le altre parole - eccedenze, aree dismesse, ecc - che servono a mistificare la realtà». Il concorso finisce qui: conteremo ancora tutti i tagliandi che ci arriveranno entro oggi 30 maggio alle 18. Non ci resta che ringraziare tutti i lettori che sono stati al gioco, un gioco che non metteva in palio nè milioni nè gadget ma solo il piacere di partecipare. In cinquemila hanno avuto la voglia di compilare un tagliando e di affrancare una busta a loro spese. Un grazie a tutte le insegnanti e alle centinaia di ragazzi di scuole elementari e medie che han fatto «esercizi di lingua» con il referendum e ci hanno mandato alcune delle parole più semplici e belle. (Un ciao particolare ai più piccoli tra i nostri lettori, Laura, Stefania, Lucio e gli altri allievi della scuola materna di Fossano, 2° circolo. E al piccolo Luca Seri, allievo in quarta b, alla Rigutini di Novara, l'augurio che possa presto non scriverci più così: «Io di parole amate non ne ho, perchè non mi è mai successo niente di bello»). Un grazie infine a Corrado Augias e alla sua «Babele», dove domenica si voterà per l'ultima volta. A proposito, quali sono le parole amate e odiate di Augias? «Amo LEGGERE, il piacere di stare con gli altri nel migliore dei modi possibili: cioè da solo. L'unica cosa che odio veramente è MAFIA». Non ci resta che attendere la classifica finale e completa, con le dieci schede più originali, scelte dalla nostra giuria: sabato prossimo, su queste pagine. Il diballilo sul referendum al Salone di Torino. Da sinistra.' Orengo, liarlezzaghi Beccaria, Mondo /'/acido. Calcagno. Quia fianco Canada Augias

Persone citate: Augias, Beccaria, Carla Cerati, Corrado Augias, Orengo, Schifani, Silvia Borgiattino

Luoghi citati: Canada, Falcone, Fossano, Novara, Torino