Il giudice: per le tangenti siamo solo agli inizi di Susanna Marzolla
Il giudice: per le tangenti siamo solo agli inizi Testimonianze contrastanti sull'entità delle mazzette. Pillitteri, altra richiesta di autorizzazione a procedere Il giudice: per le tangenti siamo solo agli inizi Già 35gli arresti a Milano, dì nuovo interrogato Mario Chiesa MILANO. In questo maggio milanese è l'inchiesta, non la ciliegia, a tirarsi dietro l'altra. E l'ex sindaco socialista Paolo Pillitteri non ha fatto praticamente in tempo a sedersi sui banchi di Montecitorio che già gli sono piovute addosso due richieste di autorizzazione a procedere: una per l'inchiesta-tangenti; l'altra (reato ipotizzato: abuso in atti d'ufficio) per un'indagine su consulenze «irregolari». Inchiesta numero uno. E' quella sulle tangenti. Ieri, incredibilmente, le manette non sono scattate ai polsi di nessuno. E' stato invece sentito chi in carcere c'è già, o c'è già stato. Il gip Italo Ghitti e il sostituto Gherardo Colombo sono andati in trasferta a Pavia, a interrogare il democristiano Giuseppe Girani. E' a lui che il funzionario della Cogefar-Impresit Luigi Grando dice di aver pagato una tangente di mezzo miliardo per appalti all'ospedale San Matteo. E Girani ha ammesso: per dirla con i suoi legali «a domande chiare ha fornito risposte chia¬ re». Aggiungendo qualche particolare in più: ad esempio che una parte di quei soldi sarebbe stata «girata» al pidiessino Giuseppe Inzaghi, anche lui consigliere dell'ospedale, anche lui già arrestato a Pavia. Girani non è il solo a cui Grando avrebbe pagato tangenti: un altro è il presidente (dimissionario) della provincia di Bergamo, il de Giovanni Gaiti. La Cogefar, quando ancora apparteneva al gruppo Romagnoli, aveva presentato il progetto per nuove sale operatorie dell'ospedale bergamasco: l'appalto è stato poi vinto dalla stessa azienda assieme al costruttore Giulio Schiavi. Che è stato nuovamente interrogato ieri per un «contrasto sulle cifre»: Schiavi dice infatti di aver pagato 150 milioni, Grando fa salire la somma a 600 milioni, poi suddivisi tra Bergamo e non meglio precisati «politici milanesi». L'inchiesta tende quindi ad allargarsi ancora e tornano a circolare insistentemente voci di nuovi arresti e di coinvolgimenti «eccellenti». Lo stesso giudice Ghitti ha ribadito che l'inchiesta, dopo trentacinque arresti, «è ancora all'inizio». Tra un interrogatorio e l'altro i magistrati hanno sentito di nuovo Mario Chiesa, l'ex presidente del Trivulzio. «Nessuna nuova contestazione, solo richieste di precisazioni», ha detto il suo avvocato. Inchiesta numero due. Quella sui «corsi fantasma» della Cee. Ieri ci sono stati gli interrogatori degli arrestati: l'ex assessore e capogruppo psi in Regione, Michele Colucci, e la sua segretaria, Adriana Barani, hanno respinto le accuse. In margine agli interrogatori, un esposto presentato in procura dai legali di Colucci per la «fuga di notizie» che ha permesso a decine di cronisti, fotografi e teleoperatori di essere presenti davanti alla caserma della Finanza mentre venivano portati gli arrestati. Inchiesta numero tre. E' quella che vede nuovamente coinvolto Pillitteri. Nel dicembre '89 il Comune di Milano affidò una serie di consulenze legali all'avvocato Liberato Riccardelli. Il quale era però anche presidente del Comitato Regionale di Controllo, cioè dell organismo che deve vigilare su tutte le delibere pubbliche. E il Coreco non trovò nulla da ridire al fatto che Riccardelli ricevesse 200 milioni dal Comune. Per questa vicenda, oltre all'ex sindaco Pillitteri, hanno ricevuto un avviso di garanzia per abuso in atti d'ufficio, anche gli ex assessori Attilio Schemmari (psi, recentemente condannato nell'ambito della cosiddetta «Duomo Connection») e Giovanni Lanzone, pds. Susanna Marzolla
Luoghi citati: Bergamo, Comune Di Milano, Milano, Pavia
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Ancora nessuna notizia certa sul numero dei morti e dei contaminati in Ucraina. Scatta nella notte l'allarme in Cannila: radioattività aumentata di Ire volle. Invilo a tenere i bambini in luoghi chiusi
- Telegramma al Duce
- L'industria chimica italiana alla Mostra mondiale di Mosca
- OGGI IN TV
- Le stranezze di Wittgenstein
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- Esplosione in un bar
- Sola ed etiope la stuprano in venti
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- Un'altra Beretta nel misteri dì Firenze
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- Ancora nessuna notizia certa sul numero dei morti e dei contaminati in Ucraina. Scatta nella notte l'allarme in Cannila: radioattività aumentata di Ire volle. Invilo a tenere i bambini in luoghi chiusi
- Grazie Juve, grazie Brady
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- Nascita di Marconi
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Tre domande a Capanna
- Internet, istruzioni per l'uso
- un po'di fantascienza
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- La tragedia della transessuale Richards
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- Ancora nessuna notizia certa sul numero dei morti e dei contaminati in Ucraina. Scatta nella notte l'allarme in Cannila: radioattività aumentata di Ire volle. Invilo a tenere i bambini in luoghi chiusi
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy