Ciampi pochi mesi per salvare l'italia»

Ciampi: pochi mesi per salvare l'Italia» Coro di consensi al rapporto del Governatore sull'economia: è un programma di governo Ciampi: pochi mesi per salvare l'Italia» «Guerra a inflazione e deficit, sta a noi agire subito» ROMA. L'Italia può ancora stare in Europa, ma ha pochi mesi di tempo. Dal tunnel si può uscire solo con uno «scatto di volontà»: «Sta in noi agire subito». Il governatore Carlo Azeglio Ciampi, all'assemblea annuale della Banca d'Italia, ha anche dettato le regole e le condizioni per il risanamento. Aumentare le tasse, niente più scala mobile, aumenti salariali limitatissimi, pensioni più austere, tagli a tutte le spese sarebbero rinunce pesanti ma utili, perché risanare è ancora possibile. In due anni, tra il '92 e i '93, bisognerà trovare 100 mila miliardi. Ma Ciampi ha anche distinto le responsabilità (tra Bankitalia e governo) e riguardo alle misure fiscali ha spiegato che il gettito aggiuntivo (2% del prodotto interno lordo entro il '96) andrà soprattutto ricercato «nel recupero dell'evasione e dell'elusione fiscale», e con un «intervento sistematico di riassetto e di semplificazione dei tributi». E se non si farà nulla? «Gli squilibri, se solo contrastati con interventi parziali e episodici, si aggraveranno, provo¬ cheranno la consunzione dell'apparato produttivo, relegheranno la nostra economia in posizione secondaria», è la risposta del Governatore, convinto che negli ultimi due anni si è fatto poco. Anzi, si sono accentuati gli squilibri, che rischiano di degenerare fino, se non si cambia rapidamente rotta, a precluderci la via tracciata a Maastricht. La relazione del Governatore è stata salutata da un coro di consensi: «Un messaggio di fiducia», l'ha definita il presidente della Fiat Giovanni Agnelli. «Per otto volte ho sentito pronunciare la parola urgenza», ha precisato Carlo De Benedetti. «Un programma di governo», hanno ribadito politici, sindacalisti, economisti. Tra i meno entusiasti il responsabile economico del psi, Francesco Forte, che ritiene inaccettabile l'aumento della pressione tributaria. Critico anche Vincenzo Visco, ministro ombra delle Finanze del pds: «L'analisi è quella che da molto tempo facciamo noi». Amabile, Ferraris, Lepri, Luciano Pucci, Sacchi ALLE PAGINE 2,3 E 25 I governatore della Banca d'Italia, Azeglio Ciampi [TOTOAP]

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