Pistolero all'oratorio: troppo chiasso di Luisella Re

Pistolero all'oratorio: troppo chiasso Paura tra i ragazzi della parrocchia di S. Leonardo Murialdo in via Col di Lana Pistolero all'oratorio: troppo chiasso L'uomo denunciato dopo le minacce con una pistola giocattolo E' l'ultimo episodio di difficile convivenza col condominio vicino «Erano le 22,30 e i ragazzi se ne stavano intruppati in via Col di Lana di fianco all'oratorio quando uno di loro, terrorizzato, mi è piombato in parrocchia. "C'è un uomo che ci minaccia con la pistola in pugno. Tolto il caricatore, sta facendo scattare il grilletto per dimostrare che fa sul serio. Dice che ci sparerà anche dal balcone con un fucile". Era vero e, senza velleità di denuncia ma per precauzione, ho informato la polizia». Ma la legge, quando si tratta di «pistoleri», non si accontenta di semplici precauzioni. Cosi l'autotrasportatore Giorgio Fadei, trent anni, residente in un condominio di via De Sanctis 54 con il retro affacciato sull'oratorio di via Col di Lana all'angolo di via Chambery, si è beccato una denuncia a piede libero per porto ingiustificato di arma-giocattolo. A don Fiorenzo Rossi, 41 anni, parroco di San Leonardo Murialdo, il compito di risolvere l'ennesima grana legata alla burrascosa convivenza tra il suo oratorio e il condominio vicino. Una bega di borgata? Nello studiolo con il crocefisso accanto ad un mazzo di rose ed al casco di motociclista, don Fiorenzo conserva un dossier. Tra i documenti: il verbale di quando, nel gennaio '91, fu aggredito qui da un energumeno armato di coltello e della sparatoria con cui un cecchino sconosciuto, il settembre successivo, ferì da un tetto con un fucile ad aria compressa un ventenne proprio di fronte all'oratorio. Spiega: «Raccogliamo 150 ragazzi. Bravi figlioli, ma troppi per il poco spazio disponibile, tanto che gli spettacoli li teniamo in chiesa dopo aver protetto l'altare con un tendone». Logico dunque che i cento metri di via Col di Lana si siano trasformati in uno sfogo provvidenziale. «Abbiamo cominciato ad utilizzare questa stradina ogni sabato dalle 15 alle 17, bloccandola dopo aver chiesto ogni volta il permesso in Quartiere. Infine abbiamo proposto al Comune di chiuderla al traffico nella zona affiancata al nostro cortile, per una settantina di metri. Risultato: grazie ad una petizione di 400 firme l'intera strada è stata pedonalizzata un anno fa». Un provvedimento accolto con gioia dai giovani della zona che T'hanno trasformata in ritrovo abituale. Ma contestato con tensione crescente dalle 180 famiglie dello stabile adiacente, irritati dallo schiamazzo dei ragazzi che vi bivaccano dopo la chiusura dell'oratorio e dall'impossibilità di posteggiare dietro casa. Con grossi problemi per don Fiorenzo, con¬ vinto che «non è mestiere del prete far bisticciare la gente» ma preoccupato per l'incancrenirsi della diatriba. Visto che le strade lastricate di buone intenzioni son spesso pericolose, sospira, «chissà non sia meglio che il Comune si rimangi parzialmente il regalo che ci ha fatto, limitando la chiusura a una settantina di metri e lasciando gli altri a disposizione del condominio sul piede di guerra». Luisella Re Don Fiorenzo «Raccogliamo 150 ragazzi. Bravi figlioli, ma troppi per il poco spazio disponibile»

Persone citate: Fiorenzo Rossi, Giorgio Fadei, Leonardo Murialdo

Luoghi citati: San Leonardo