Sciopero per lo scatto
Sciopero per lo scattoI sindacati: ha aderito il 70 per cento. Secondo la Fiat il 28 Sciopero per lo scatto La protesta per la contingenza «Ottanta per cento all'Iveco Ricambi, ottanta per cento alla Bertone, sessanta - con punte di settanta - al montaggio e verniciatura della Fiat Rivalla, 45 a Mirafiori con punte di 61 alle Presse e 60 al reparto Carrozzeria. Settanta per cento alla Lancia di Chivasso. Nell'Alto Canavese siamo all'85 per cento di! adesioni». Il pomeriggio in via Pedrotti, nella sede della Cgil, è trascorso tra timori e sospiri di sollievo, a mano a mano che arrivavano il dati dalle fabbriche. La FiomCgil adesso snocciola questi dati con palese soddisfazione. Lo sciopero indetto unitariamente da Firn, Fiom e Uilm per protestare contro il mancato pagamento dello scatto di contingenza di maggio (due ore a fine turno a Tonno), secondo i sindacati, è riuscito. Per la Cgil si tratta di una partecipazione «straordinaria», leggermente più cauta anche se soddisfatta - la Cisl. La Fiat parla di una media percentuale negli stabilimenti del gruppo del 28 per cento con punte minime del 16 e punte massime del 33. Al di là della battaglia delle cifre, rimane il dato di fatto di uno sciopero, per certi versi, indicativo a Torino e provincia dopo le notizie sulla ristrutturazione della Lancia di Chivasso. «La fermata alla Fiat - afferma Ugo Rigoni della Fiom-Cgil - è sempre stata molto difficile. U fatto che ora sia riuscita, dimostra che i lavoratori hanno ritrovato compattezza ed è la conferma che esistono le condizioni per un'iniziativa che riporti ì problemi del lavoro al centro della crisi politica ed economica. La critica al sindacato conclude Rigoni - non si è tradotta, insomma, in sfiducia e disimpegno». «Abbiamo ottenuto il risultato che ci aspettavamo - gli fa eco Giovanni Avonto, responsabile regionale della Fim-Cisl -. Lo sciopero è riuscito perché ci siamo presentati uniti, del resto il problema al centro dell'attenzione riguarda tutti coloro che lavorano». E Avonto, a questo proposito, sottolinea la «forte adesione» del Centro studi e ricerche Pininfarina (impiegati e tecnici): 80 per cento di asten¬ sioni, secondo il sindacato. Un dato anomalo, un segnale di irrequietezza o disagio da parte dei «colletti bianchi» che sentono anche loro sul collo il soffio della crisi? Aldo D'Ottavio, della Fim-Cisl coordinamento Fiat, ci va cauto: «Il Centro studi e ricerche Pininfarina ha sempre partecipato in marnerà attiva agli scioperi. In linea generale siamo comunque soddisfatti». La protesta contro il mancato pagamento del punto di contingenza avrà una coda oggi alle 15 m piazza Castello con una manifestazione organizzata da Rifondazione comunista a cui ha aderito la Rete. Assente invece ilpds. Intanto sempre Rifondazione ha presentato un'interpellanza al governo sullo stabilimento di Chivasso e sul ridimensionamento degli impianti alla Fiat Mirafiori. Enzo Bacarmi Giovanni Avonto della Fim-Cisl
Persone citate: Aldo D'ottavio, Avonto, Giovanni Avonto, Pininfarina, Rigoni, Ugo Rigoni
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