L'Economist

L'Economist L'Economist «Quella strage atto politico» ROMA. «Quelli che sono in prima fila nella lotta alla mafia non vedono più molta differenza tra i criminali cui danno la caccia ed i politici, quasi tutti i politici, che vivono a Roma»: sulla base di questa constatazione il settimanale britannico «The Economist» chiede una «pulizia generale della vita politica italiana», conditio sine qua non per battere lo strapotere della mafia. La rivista afferma che l'omicidio di Falcone «è stato un atto politico, con lo scopo di dimostrare che a comandare in Sicilia è la mafia e non le autorità civili». Anzi, è stato «peggio, è stato un atto politico diverso solo nella sua caratura da molti altri atti tollerati dai politici. Nepotismo e corruzione sono divenuti parte della politica a tal punto che molti politici non sono più in grado di dire quale sia la differenza tra quello che è giusto e quello che è sbagliato. Anche quanti hanno istinti onesti, operando in un sistema così marcio, sono stati corrotti». [Agi]

Luoghi citati: Roma, Sicilia