Aristofane scandalizza il liceo

Aristofane scandalizza il liceo A Treviso polemiche per lo spettacolo «Donne al Parlamento» Aristofane scandalizza il liceo // testo, rappresentato da allieve del classico, sotto accusa per alcune parolacce Gli insegnanti si scagliano contro una collega: niente repliche, turba i ragazzi TREVISO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Aristofane fa ancora paura. Soprattutto se a recitarlo sono alunne-attrici. Soprattutto se il palcoscenico è l'aula magna del liceo classico cittadino. E dunque, nonostante il clamoroso successo scolastico, la seconda replica delle «Donne al Parlamento» rischia di saltare. Quelle due o tre parolacce che Aristofane butta là per indicare la disponibilità sessuale femminile, quegli inviti a godere fin che si può, hanno turbato alcuni insegnanti del vecchio liceo Canova. Nessuna presa di posizione ufficiale, ma il rumore dei sussurri è giunto fino alla presidenza e si è trasformato nella richiesta di bloccare la rappresentazione teatrale. Il capo d'istituto ha passato la patata bollente alla diretta «responsabile» dello spettacolo, la docente di greco e latino Mariagrazia Caenaro. Sarà lei a decidere se il sipario si alzerà o meno domattina, nell'aula magna. Certo i mormorii di corridoio dei colleghi danno fastidio, ma come deludere le alunne, che hanno dato l'anima e tante serate per «provare» la commedia di Aristofane? Ancora più incredibile è che la frusta dei moralisti si sia abbattuta su un'insegnante rigorosa, severa ed ottima conoscitrice della classicità qual è Caenaro. La professoressa non vorrebbe parlare per non rinvigorire la polemica. Ma accetta di spiegare: «Il testo di Aristofane è stato integralmente rispettato e non ho ritenuto di "pulirlo" né di moralizzarlo. Certo ero consapevole della peculiarità della commedia e credo di aver preparato adeguatamente le ragazze, spiegando l'autore, la sua collocazione storica, la funzione del turpiloquio, il rispetto filologico del testo. Mi ero augurata che si cogliesse il senso complessivo dell'opera, che mi pare assai attuale, e che non ci si soffermasse su un aspetto secondario». E infatti in un momento in cui tutti brancolano alla ricerca di formule di governo, l'idea di rileggere il suggerimento aristofaneo di affidare il potere alle don¬ ne pareva azzeccata. Due classi interamente femminili (seconda e terza B) travolte dal gusto del teatro e guidate dalla cultura dell'insegnante mettono in scena le «Donne in Parlaménto». Inizialmente la rappresentazione era destinata agli studenti degli ultimi due anni, ma il successo dello spettacolo e il passa parola tra i ragazzi hanno indotto alla replica anche per il biennio ginnasiale. Ed ecco il dubbio di alcuni insegnanti: quel paio di parolacce avrebbe potuto traumatizzare gli studenti. Di qui la richiesta di sospendere lo spettacolo. «Credo che i ragazzi siano meno maliziosi degli adulti» ha detto Mariagrazia Caenaro. Oggi sarà sciolta la riserva. Gran parte della scuola si aspetta una risposta positiva. La prima assoluta domenica sera e la replica del giorno dopo, hanno visto rauditorium della scuola gremito, con molti alunni e genitori costretti a rimanere fuori dalla sala. Maria Grazia Raffele

Persone citate: Canova, Maria Grazia, Mariagrazia Caenaro

Luoghi citati: Treviso