Gorbaciov: caro il mio Boris non puoi crederti Gesù Cristo

Gorbaciov: caro il mio Boris non puoi crederti Gesù Cristo RUSSIA WOmmmmu Intervista al vetriolo su Komsomolskaja Pravda: sono contrario al ripristino delle strutture del vecchio partito comunista Gorbaciov: caro il mio Boris non puoi crederti Gesù Cristo MOSCA. A sorpresa è l'intervistato che fa la prima domanda all'intervistatore. Un Gorbaciov irritato, polemico come non mai, che chiede ragione del silenzio con cui la stampa russa ha accompagnato il suo viaggio negli Stati Uniti. «Come si spiega questo silenzio? E il fatto che negli ultimi tempi la stampa, di destra e democratica, si scaglia di continuo contro Gorbaciov? E le continue insinuazioni sulle dacie in Florida? Io non credo che vi siano dirette indicazioni di Eltsin di "infangare" Gorbaciov. Ma non c'è dubbio che la stampa governativa lavora in questo senso». L'ex leader sovietico si difende appassionatamente. «Ma quale Commonwealth...! La Comunità si sta spappolando. Dimentichiamo che c'era già pronto un accordo firmato da 11 Repubbliche. C'erano 20 progetti di intesa. Tutto questo c'era, ed è stato seppellito. E adesso siamo sull'orlo di un'esplosione popolare. Bisogna cercare un parafulmine... Bene, alla fine lo troveremo. Ma anche se inchioderemo alla colonna infame della storia i riformatori, soprattutto Gorbaciov, cosa ne ricaveremo?». Ma in che consistevano i suoi patti con il nuovo potere? Eltsin mi chiese: «Lei si accinge a creare un partito d'opposizione, usando la sua Fondazione?». «No risposi - non lo farò. Inoltre finché il presidente terrà ferma la linea delle trasformazioni democratiche, non solo lo appoggerò, ma lo difenderò attivamente». E' quello che faccio... Ma cosa si pretende? Che io mi lanci in effusioni d'amore verso questo governo? In che consistono gli errori del governo? Lo scatenamento dei prezzi, la stabilizzazione finanziaria sono compiti intermedi. L'approccio giusto era già contenuto nel progetto che Javlinskij aveva preparato per la ratifica: mantenimento dello spazio economico comune, demonopolizzazione, privatizzazione, stimolazione della piccola imprenditoria privata, del commercio privato, riforma agraria. Dopo si sarebbero liberalizzati i prezzi. Quello era un approccio sistematico. Ora noi stiamo andando alla stagnazione, e siamo alle soglie dell'iperinflazione. Non ho dubbi: una privatizzazione pura e semplice qui non passa. Che significa «privatizzazione democratica»? Che si deve distribuire gratuitamente la proprietà statale. Eltsin ha detto che tra due mesi Gaidar sarà il premier... Alla salute. Purché riescano a reggere. Ci sembra che la sua critica tocchi in sostanza le qualità personali di Eltsin. Niente affatto. Io analizzo la politica del suo governo. Che lei giudica autoritario... Si tratta di politica. Se ciò deriva dalla personalità del presidente, allora probabilmente occorre che se ne distanzi. Se dipende da Burbulis e da Gaidar, la stessa cosa vale per loro. Gaidar, anche lui, si comporta da settario, e questo mi sbalordisce. Come presidente dell'Urss mi sono avvalso spesso della sua collaborazione. Le forze reazionarie aspettano solo il momento in cui la riforma salterà in aria e il governo affonderà. Lei è a favore o contro il divieto del partito comunista? A suo parere la Corte Costituzionale deve rilegittimarlo, oppure no? 10 non voglio sostituirmi alla Corte Costituzionale. Sarebbe inaccettabile, soprattutto nella mia posizione. Ma ho una mia opinione. Quando tornai da Foros, il secondo giorno dissi una cosa, ma poi, dopo aver ricevuto i materiali e i telegrammi della segreteria del Comitato Centrale, che illuminavano il comportamento di molte organizzazione regionali, mi resi conto che troppe strutture del partito erano state in combutta con la Giunta golpista. Fu questo che mi indusse a dimettermi. Tuttavia, dimettendomi, invitai i comunisti a chiarire le loro posizioni c a fare una scelta. Contemporaneamente apparve il decreto di Eltsin sulle proprietà del partito. Per quanto concerne l'attività del partito, la mia posizione rimane quella di allora, quando, nel corso dell'incontro davanti al Soviet Supremo, Boris Eltsin volle firmare 11 decreto che vietava il pcus. Dissi che ero contrario e insistetti che quella non era una funzione del presidente. Lui convenne e corresse: «Sospensione dell'attività delle strutture del partito». Anche adesso ritengo che fu una decisione giusta. Ma ora bisogna decidere cosa fare dell'altro decreto, che pone fuori legge il partito in quanto tale... Dunque lei pensa che Zorkin dovrebbe annullare il decreto che vieta il partito? lo non voglio dare indicazioni a nessuno. Qui, però, c'è un altro aspetto. Dichiarando incostituzionale il partito comunista bisogna ricordare che nella costituzione c'era scritto che «il pcus è forza dirigente e ordinatrice della società». Ma allora occorre riconoscere che anche la Costituzione era incostituzionale. Sarebbe come dire che settant'anni non sono esistiti. Bisogna trovare una via d'uscita, che non comprometta il processo democratico. Per quanto concerne il ripristino delle strutture del pcus, io sarei contrario. Potrebbe dunque apparire un nuovo partito comunista? Se c'è gente che difende quelle idee, è affare loro. Non c'è spazio per la ripresa dell'attività del pcus, ma i comunisti..., che vuole che le dica, in Dio si può credere e non credere. La stessa cosa vale per una scelta politica. Torniamo al suo caso personale. Non le sembra che la rinuncia all'attività politica del politico Gorbaciov significherebbe per il cittadino Gorbaciov la rinuncia ai suoi diritti? Ho il diritto di fare ciò che voglio. Nessuno può impedirmelo. Eltsin non è Gesù Cristo. Non è nemmeno persona di fronte alla quale io debba rispondere dei miei atti. Comunque, io non starò in silenzio. E' la mia scelta. Senza di me Eltsin non sarebbe esistito. D mitri j Muratov Junj Sorokin Copyright «Komsomolskaja Pravda» e per l'Italia «La Stampa»

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