Insolita lezione d'amore suggerita da Robert Musil sul palcoscenico dell'Alfa di Silvia Francia

Insolita lezione d'amore suggerita da Robert Musil sul palcoscenico dell'Alfa Stasera con regia di Vasilicò Insolita lezione d'amore suggerita da Robert Musil sul palcoscenico dell'Alfa Ci si ama moltissimo: meglio lasciarsi. Attorno a questo paradossale assioma ruota II compimento dell'amore, che il Gruppo di Ricerca e Progettazione Teatrale presenterà stasera alle ore 21 all'Alfa Teatro (via Casalborgone 16/1, telefono 819.35.29). Lo spettacolo, tratto da una novella scritta da Robert Musil nel 1911, ha debuttato, mesi or sono, a Vienna e poi a Klagenfurt, città natale dell'autore. A curarne la versione teatrale e la regia è Giuliano Vasilicò che, da anni, lavora su temi ispirati dallo scrittore austriaco. «Sono tematiche molto vicine alle istanze dell'uomo d'oggi. La crisi della coscienza, una spiritualità che tende al religioso, sono argomenti ricorrenti nella produzione narrativa di Musil», precisa Vasilicò. Nel caso de «Il compimento dell'amore», il racconto è incentrato sul rapporto sentimentale di due coniugi. Sentendo la loro relazione vicina alla fase di massima pienezza, i due, tacitamente complici, decidono di separarsi. A muoverli è la coscienza che l'assoluta intensità amorosa non può che decadere, consumarsi: per «preservarla» sembra dunque necessario l'allontanamento degli amanti, la separazione nel momento di maggiore felicità. Una sorta di eutanasia, dunque, perseguita come estrema dichiarazione d'amore. I protagonisti si lasciano e l'evento viene formalizzato con la comparsa, sulla scena, di un nuovo amante della doima. Ma il finale non svela il destino ultimo dell'amore interrotto. Ad ambientare questa duplice traiettoria sentimentale è stata scelta una scenografia (firmata da Giovanni Lanza) elicoidale e versatile. Una grande spirale di legno, trasformabile, secondo le esigenze, in labirinto o in astronave immaginaria, che trasporta i personaggi fuori dalla finitezza del tempo. «La messa in scena assembla i moduli di una recitazione tradizionale a quelli sperimentali, più usuali per la nostra Compagnia», spiega ancora il regista. Fra gli interpreti: Riccardo Barbera, Tiziana Bagatella e Graziella Pezzani. Silvia Francia Il regista Giuliano Vasilicò

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