Le penne nere invadono la Scoria

Le penne nere invadono la Scoria Pinerolo, fino alla metà di giugno la caserma Berardi sarà semivuota Le penne nere invadono la Scoria Battaglie simulate per500 alpini del «Suso» La «campagna scozzese» per gli alpini del battaglione Susa sta per cominciare. In cinquecento, ieri sono partiti gli ultimi, hanno lasciato la caserma «Berardi» di Pinerolo destinazione Scozia dove quest'anno si svolgono le esercitazioni Nato. A guidarli - sarà l'ultima volta visto che a luglio verrà trasferito a Torino come capo di Stato maggiore alla Brigata Taurinense - è il tenente colonnello Gianni Marizza, 43 anni, friulano, il più giovane comandante nella storia del battaglione. E' entusiasta di questa professione ed ha saputo contagiare anche i suoi alpini. «Due anni fa quando arrivai a Pinerolo, le domande per rimanere nell'Esercito erano quasi nulle, una o due per scaglione spiega il comandante del Susa -, oggi sono 32 i giovani che hanno scelto questo mestiere». Per molti rappresenta un'occupazione sicura «che può aprire in¬ teressanti prospettive professionali». Aggiunge l'ufficiale: «Appena gli alpini arrivano in caserma, imposto con loro un rapporto costruttivo, illustro l'organizzazione del reparto e faccio in modo che si sentano utili, senza mai dimenticare i rapporti con la vita civile: insomma, l'anno di servizio militare non deve essere assolutamente buttato via». Alcuni alpini che hanno deciso di «fare firma» seguono corsi di formazione professionali. Al battaglione, le ore della vigilia della partenza sono trascorse nei frenetici preparativi del materiale, oltre alla normale attività di addestramento: è la prima volta che la compagnia al completo si trasferisce in Scozia. Fino all'anno scorso le esercitazioni si svolgevano in Danimarca e Norvegia. «Verrà simulata un'azione di invasione da parte degli inglesi in un paese dove i nostri alpini avranno "il compiti di contrastare l'offensiva - continua Marizza -; per giorni vivremo a contatto con dei civili: le nostre battaglie si svolperanno infatti poco distanti dai centri abitati. Per nessun motivo ci sarà contatto fisico fra i vari gruppi di militari. E' da sottolineare come i Paesi del Nord abbiano un grande rispetto per queste manovre ed accettino, ovviamente dietro il risarcimento dei danni provocati, che i nostri mezzi entrino nei campi coltivati». Per alcuni militari queste manovre sono indispensabili per imparare le procedure internazionali, per altri si tratterà del primo viaggio in una nazione straniera. Le esercitazioni dureranno una decina di giorni: poi per il tenente colonnello Marizza inizierà il conto alla rovescia in vista del congedo dalla caserma di Pinerolo. [a. già.] Il tenente colonnello Gianni Marizza guida il reparto italiano inserito nella Nato Il tenente colonnello Gianni Marizza guida il reparto italiano inserito nella Nato

Persone citate: Berardi, Gianni Marizza, Marizza

Luoghi citati: Danimarca, Norvegia, Pinerolo, Scozia, Torino